Ancelotti gira per Rio con l’auto blindata e quattro guardie del corpo
L'intervista di Marca: "Il mio Brasile giocherà come il mio Real Madrid, ma non l'ultimo. L'Italia? Non mi hanno chiamato"

Cc Madrid 24/05/2025 - Liga / Real Madrid-Real Sociedad / foto Cesar Cebolla/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti si muove per Rio de Janeiro con un’auto blindata e quattro guardie del corpo. “Sono sempre stato attratto dal Brasile, dal suo calcio, dalla sua gente, ed eccomi qui”, dice intervistato dall’inviato di Marca. “È la squadra migliore del mondo. Non lo dico io, lo dicono le cinque stelle sulla sua maglietta. Adesso la mia sfida è arrivare al sesto. L’Italia? Non mi hanno chiamato, cosa che il Brasile ha fatto molto tempo fa. Era giunto il momento di fare qualcosa. Dopo la partita contro l’Arsenal ne abbiamo parlato e abbiamo deciso”.
“La nazionale è diversa da un club. Ho avuto l’esperienza come assistente di Sacchi e ho sempre desiderato farlo. Una Coppa del Mondo è qualcosa di diverso da qualsiasi titolo di club. È un sentimento che ha alle spalle un Paese ed è per questo che ha sempre catturato la mia attenzione. Il mio Brasile giocherà come il Real Madrid, ma non come il Real Madrid di quest’anno, bensì come il Real Madrid dell’anno scorso. Questo è ciò che voglio. Un modo di giocare, un sistema non mi sembrano intelligenti. Non so quale sistema ci permetta di vincere le partite. Penso che bisogna adattarsi, vedere ciò che si ha e adattarlo. Ora posso scegliere, in base ai giocatori . So che il sistema dipende dalle caratteristiche dei giocatori e bisogna farli sentire a loro agio in campo. Non mi piace che il mio team abbia una sola identità. Non è intelligente. Se vuoi avere successo devi fare bene molte cose”.