A Gasperini è rimasta solo l’Atalanta: «Si è creata qualche crepa» ma a Bergamo rimarrà

Nei prossimi giorni confronto tra club e tecnico: «Sarà difficile ripetersi. Credo di non essere più capace di rimanere su questo livello»

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Mg Verona 08/02/2025 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Atalanta / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gian Piero Gasperini

L’Atalanta si è classificata al terzo posto qualificandosi alla prossima Champions League. Un traguardo che, ormai, considerata la dimensione raggiunta dal club, non fa più notizia. Fa notizia, invece, la situazione travagliata creatasi all’interno della società, dove Gian Piero Gasperini non perde occasioni per stuzzicare il presidente Percassi e gettare ombre sul futuro. Probabilmente, il tecnico resterà a Bergamo perché nessun top club si è (finora) interessato a lui.

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Le parole di Percassi

Gasperini rimane? Dopo l’ultima gara di campionato contro il Parma, Percassi ha chiarito la posizione del club ai microfoni di Dazn: «Lo stato d’animo è di grande fiducia. È un giorno particolare, emotivamente intenso per tutti noi. In questi anni abbiamo vissuto insieme emozioni straordinarie grazie a tanti protagonisti, tra cui ovviamente Gian Piero Gasperini. Sappiamo bene quanto il mister sia importante per l’Atalanta, perciò quando arriverà il momento di concludere questa avventura, lo faremo certamente nel modo migliore possibile, perché è quello che lui merita. Da parte nostra, tutto ciò che potevamo fare l’abbiamo fatto, presentando una proposta di rinnovo del contratto, penso che lo sapete tutti e più di questo noi non possiamo fare».

La risposta di Gasperini

L’ex Genoa e Inter ha ancora un anno di contratto. Nell’ultima conferenza stampa stagionale, ha risposto così al suo presidente: «Credo che sarà molto difficile ripetersi, la Champions penso sia qualcosa di davvero complicato, dovremmo confrontarci proprio su questo. Io credo in questo momento di non essere più capace di rimanere su questo livello: ora bisogna rifondare con umiltà, io ritengo che raggiungere la Champions sia qualcosa di alto. Per una volta in nove anni dovrò abbassare l’asticella, non so se sarà accettato o meno. Forse nell’ultimo anno si è creata qualche crepa, qualche visione diversa, ma tutto è superabile».

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