A Conte andrebbe benissimo un 1-0 su corner: lo scudetto della praticità (Gazzetta)
Sarebbe il primo scudetto di un uomo del Sud alla guida di una squadra del Sud. Poi, il ritorno alla casa madre juventina

Mg Bergamo 18/01/2025 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andre’ Frank Anguissa-Scott McTominay
A Conte andrebbe benissimo un 1-0 su corner per lo scudetto della praticità (Gazzetta)
Ci si diverte anche alla Gazzetta a immaginare come potrebbe finire Napoli-Cagliari, Luigi Garlando si sofferma sul concetto di scudetto della praticità.
Scrive la Gazza:
Persi i gol di Osimhen, preso atto che Lukaku non è più la pantera da scatenare nella profondità, abbandonato dall’allegria laterale di Kvara, Conte è stato bravo a inventarsi i bomber della mediana: Anguissa 6 gol e, soprattutto, McTominay, 11, l’uomo copertina. Ai suoi giganti stasera Conte chiede un’incursione da scudetto, l’ultima e decisiva. Ma andrebbe benissimo anche un’incornata di Rrhamani, tipo quella di Baroni su carezza di Diego che timbrò lo scudetto del ’90. L’amico Baroni che, per mano di Pedro, ha fermato l’Inter di San Siro. A Conte andrebbe benissimo un 1-0 su corner che consacrerebbe lo scudetto della praticità. Sarebbe il primo scudetto di un uomo del Sud alla guida di una squadra del Sud, ancora più storico, quindi. Sarebbe, con ogni probabilità, il regalo d’addio del tecnico, annunciato di rientro alla casa madre juventina.
Conte è sicuro di una cosa: «I campionati li vince chi merita»
L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, si prepara ad affrontare l‘ultima sfida di un lunghissimo campionato contro il Cagliari. Chi vincerà lo scudetto non è ancora sicuro, mancano gli ultimi 90 minuti, di una cosa però il tecnico leccese è certo, «i campionati li vince chi merita».
«Io parto da un presupposto che la mia esperienza di ha sempre detto che i campionati li vincono le squadre che hanno dimostrato e meritato di più, perché parliamo di 38 partite, a differenza di tornei brevi, che oggi non sono tanto brevi, è importante il sorteggio o il momento. Essendo più breve il percorso può capitare che spunti qualcosa di diverso, invece 38 partite sono tante per deliberare chi merita. In 38 partite devi mostrare regolarità di risultati e prestazioni e gestire situazioni sia positive che negative»
Detto da lui che è uno specialista, ma anche nelle sconfitte: «Io posso essere specialista in vittorie, ma anche in sconfitte, la mia carriera parla chiaro e si va a vedere quante finali ho perso da calciatore. Cerco di essere specialista nell’aiutare il mio club e i miei ragazzi a cercare di fare gol nostro meglio se poi questo ci porta a essere vincenti è una grandissima soddisfazione per me. Non voglio che si dimentichi, in carriera ci sono vittorie ma anche tante sconfitte che poi mi hanno fatto diventare così più duro».