In conferenza: «Con i subentrati a Lecce non ho toccato nessun tasto particolare. Abbiamo parlato, ma in maniera normale senza nessun tipo di esagerazione»

Igor Tudor presenta Parma-Juventus, gara valida per la trentatreesima giornata di Serie A in programma lunedì alle 20:45. Le parole del tecnico riportate da Tmw.
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Tudor: «Con i subentrati a Lecce abbiamo parlato senza nessun tipo di esagerazione»
Su cosa avete lavorato in questa settimana? Come sta la squadra?
«Voglio fare i complimenti alla Juventus Women per il loro sesto scudetto. Voglio complimentarmi con la società, il mister e la squadra. Abbiamo lavorato tutta la settimana con qualche problemini. Yildiz ha lavorato un po’ con noi e vediamo domani. Koopmeiners ha fatto qualcosa, ma è a forte rischio per la partita. Sono fuori Mbangula e Gatti».
Ha in mente delle alternative in attacco?
«Non esiste un piano A o B. Dobbiamo scegliere i giocatori che stanno bene, perché affronteremo una squadra che sta bene e che ha pareggiato contro l’Inter e la Fiorentina».
Sulle palle inattive?
«Si abbiamo lavorato di più. Però va detto che ci mancano delle caratteristiche da questo punto di vista. Ci manca esperienza e malizia da questo punto di vista sui calci piazzati. Stiamo provando a crescere in fretta. Ho visto la predisposizione e la voglia di migliorare. Speriamo di fare meglio».
Come ha visto Vlahovic?
«Lavoriamo e parliamo tutti i giorni, ascolta e apprende bene, prova a mettere tutto e quello è fondamentale: è stato apprezzato anche dal gruppo, ha messo due belle palle e non è poco, poi è chiaro che vuole i goal e arriveranno».
La squadra sta capendo le sue idee?
«Stiamo crescendo, lavoriamo da due-tre settimane e abbiamo alzato l’intensità per difendere, rubare le palle. C’è voglia di essere aggressivi nella compattezza, è un obiettivo».
Sul rendimento di Nico Gonzalez?
«Ho trovato un ragazzo molto solare e voglioso. Lui ha quella mentalità argentina che è sempre positiva. Può giocare in 2/3 ruoli e può ancora crescere su tante cose. È bello averlo nel gruppo».
Ha parlato con i giocatori che sono subentrati male a Lecce?
«Non ho toccato nessun tasto particolare. Abbiamo parlato, ma in maniera normale senza nessun tipo di esagerazione. Ho visto i ragazzi consapevoli e con la voglia di migliorare».
Più allenatore della Juventus o traghettatore?
«Rispondo come sempre, traghettatore è una brutta parola. In 10-15 anni che sono in Italia, vedere parole così mi dà sensazioni non belle. Quando arrivi alleni e sei allenatore, la vita può cambiare in 3-4 partite anche se hai il contratto. L’allenatore è sempre solo e vive alla giornata, partita dopo partita. Senza programmazione e futuro, il futuro si costruisce oggi. Io vivo così, dal passato si prendono lezioni, il futuro non ti dà niente se non ansia. Devi prepararti bene perché quando si gioca così vai a mille. Questo conta, il resto conta zero».
La squadra è pronta per giocare con Vlahovic-Kolo Muani?
«Vediamo. Può succedere come no. Kolo ha lavorato bene, ma anche altri. Ho visto bene anche Conceicao. Vedremo».
Cosa si aspetta dalla Juve?
«Io non aspetto nessun step, questo l’ha detto lei. Io mi aspetto una grande gara. Mi aspetto una grande prestazione della mia squadra. Non è detto che loro possano aspettarci, perché con l’Inter ha pressato alto e si è presa il pareggio».