“E’ diventato una tecnocrazia. Ma la tecnologia è fredda, non gli interessa la bellezza, le abilità con la palla di Beckenbauer e Cruyff”

“Nel calcio la tecnica è molto importante. Franz Beckenbauer, Johan Cruyff, Diego Maradona. È grazie a loro che il calcio è diventato uno sport magico. Lo hanno reso bello”. Ora però, secondo lo Spiegel siamo nell’era della tecnologia, che potrebbe fare esattamente il contrario: “addirittura a distruggerlo”.
Anche il giornale tedesco cerca di trarre una lezione di più ampio respiro dal caso del rigore di Alvarez. “Il calcio si è arreso alla tecnologia. Non c’è spazio per la discrezione: la tecnologia di sorveglianza è spietata. Se qualcuno è in fuorigioco di mezzo dito del piede è fuorigioco. Punto. Se durante il calcio di rigore si verifica un contatto millimetrico con la gamba d’appoggio e il Var vuole accertarlo, allora il calcio di rigore è irregolare, anche se nessun altro lo ha visto. Anche se quel rigore sarebbe stato consentito per più di 100 anni, da quando è stata introdotto nel 1891. Nessuno si sarebbe lamentato. Ma la visione della tecnologia è incorruttibile. E’ fredda, non gli interessa la bellezza del calcio, non gli interessano le abilità con la palla di Beckenbauer e Cruyff. Il Var è il vero organo di controllo di questo sport”.
“La giustizia non è propriamente una categoria in un gioco. Il Var ha reso il calcio più impersonale, più anonimo, più tecnocratico.”.