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La Federcalcio inglese venderebbe anche sua nonna, e così ha distrutto la bellezza della FA Cup (Telegraph)

“E’ diventato uno spezzatino sfilacciato. Ma la Fa non capisce è che questa implacabile voglia di vendere l’argenteria di famiglia ne diminuisce il valore”

La Federcalcio inglese venderebbe anche sua nonna, e così ha distrutto la bellezza della FA Cup (Telegraph)
Liverpool's Italian striker #14 Federico Chiesa (C) is mobbed by teammates after scoring the team's fourth goal during the English FA Cup third round football match between Liverpool and Accrington Stanley at Anfield in Liverpool, north west England on January 11, 2025. (Photo by Oli SCARFF / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. /

Il quarto turno della FA Cup in Inghilterra “è uno dei grandi momenti salienti della stagione calcistica. Ci sono 16 partite, sorprese, ribaltamenti e fughe all’ultimo minuto”, scrive il Telegraph. Era bellissimo. non lo è più. “Quello che un tempo era un momento glorioso è stato allungato, dilatato e trasformato in un sbobba infinita, una massacrante ultramaratona di 96 ore”.

Per il Telegraph la colpa è della Federcalcio, la FA, che “si venderebbe pure la nonna” per far soldi.

“Le compagnie televisive via cavo, superate e aggirate dalle emittenti digitali per i diritti di trasmissione in diretta del campionato, vedono nella coppa l’opportunità di catturare audience. Se ci sono 16 partite disponibili, ognuna ne vuole più di una”. Insomma il trionfo dello spezzatino.

“Per la Fa niente parla più forte del denaro. Questa è un’organizzazione che sarebbe felice di vendere la sua nonnina se qualcuno fosse disposto a sborsare un po’ di soldi. Eredità, tradizione, storia: per i blazer di Wembley tutto è convertibile in un bonifico bancario”.

“La Fa sosterrebbe senza dubbio che, a prescindere dall’inevitabile indebolimento del suo scopo principale, monetizzare il suo prodotto più prezioso rivendendolo al miglior offerente è necessario per finanziare i suoi programmi di sviluppo di base e di formazione d’élite. Sai, come quello per istruire gli allenatori inglesi locali, che si è dimostrato così efficace che la Fa ha poi assunto un tedesco per gestire la sua risorsa principale, la nazionale”.

Ma ciò che la FA sembra incapace di comprendere è che questa implacabile voglia di vendere l’argenteria di famiglia ne diminuisce il valore a ogni passo“.

“La FA Cup non è solo la competizione calcistica più antica del mondo, è anche la più gloriosa. Almeno così era. La meravigliosa corsa del sabato del quarto turno si è allungata come una vittima di tortura medievale. L’offerta è notevolmente indebolita. C’è una ragione per cui le Olimpiadi si svolgono una volta ogni quattro anni. Nello sport, meno è meglio. Come dimostra quasi quotidianamente il ridicolo Gianni Infantino, presidente della Fifa, l’espansione costante non fa che diluire l’offerta”.

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