L’azzurro è già certo della qualificazione e adesso bisogna solo stabilire se da primo o da secondo nel girone.

Continuano i round robin della Atp Finals di Torino, Fritz e de Minaur sono arrivati al secondo set del match ma ciò che importa è che de Minaur abbia vinto il primo. In questo modo Sinner è già certo della sua qualificazione in semifinale. Resta da stabilire se da primo del girone o da secondo, come segnala su X l’account “Quindici Zero”.
“Grazie al set appena vinto da Alex de Minaur contro Taylor Fritz, l’azzurro è già certo della qualificazione e adesso bisogna solo stabilire se da primo o da secondo nel girone: con una vittoria stasera sarebbe ovviamente primo, con una sconfitta passerebbe da secondo… a meno che non sia in 3 set e che Fritz ora vinca in rimonta contro de Minaur“.
Al momento de Minaur condude un set a zero ma Fritz è in vantaggio nel secondo set 5 game a 4.
𝗝𝗔𝗡𝗡𝗜𝗞 𝗦𝗜𝗡𝗡𝗘𝗥 È 𝗨𝗙𝗙𝗜𝗖𝗜𝗔𝗟𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗤𝗨𝗔𝗟𝗜𝗙𝗜𝗖𝗔𝗧𝗢 𝗔𝗟𝗟𝗘 𝗦𝗘𝗠𝗜𝗙𝗜𝗡𝗔𝗟𝗜 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗔𝗧𝗣 𝗙𝗜𝗡𝗔𝗟𝗦 𝟮𝟬𝟮𝟰 ❤️🔥
Grazie al set appena vinto da Alex de Minaur contro Taylor Fritz, l’azzurro è già certo della qualificazione e adesso bisogna… pic.twitter.com/7DVYlXNFew
— Quindici Zero 🎾 (@quindicizero) November 14, 2024
Leggi anche: Sinner in crisi con Anna Kalinskaya? Le indiscrezioni dalla Russia parlano di periodo complicato
Nastase: «Sinner, ti consiglio di giocare il doppio: lì migliori davvero»
L’ex tennista Ilie Nastase ha elogiato Jannik Sinner in un’intervista a La Stampa, mentre l’altoatesino è impegnato alle Atp Finals di Torino.
A Wimbledon fece spostare un giudice di linea caricandosi la sedia sulla testa…
«Aveva sbagliato due palle, le chiesi se ci vedesse bene e lei mi disse di avere il sole in faccia. Allora, spiegai all’arbitro che doveva cambiarle posizione e alla fine mi ha pure ringraziato. Oggi sarebbe impossibile. Quest’anno a Dubai Rublev ha detto qualcosa in russo alla giudice e l’hanno buttato fuori. Prima le regole non erano così dure, comunque anche ai miei tempi c’erano le multe».
Sinner oggi è davvero il più forte?
«Jannik oggi è il numero 1, ma non so quanto dura: un anno, due, cinque? Difficile dirlo. Il più forte è quello che vince di più. Lui è completo, ha tutti i colpi, serve molto bene ed è fondamentale».
Ha un consiglio da dargli?
«Ai miei tempi gli australiani erano i più forti, mi dicevano che per migliorare dovevo giocare in doppio. A Jannik servirebbe».