Al podcast ‘Vamo a Calmarno’: «Oggi meno, anche perché molti sono stati puniti e non lavorano più nel calcio». Fa anche riferimento a Atalanta-Ternana 1-1 del 2003

Intervenuto al podcast ‘Vamo a Calmarno’, l’ex giocatore di Ternana, Fiorentina, Lazio, Inter, Parma e Cesena, Luis Jimenez, ha rivelato inquietanti retroscena legati ai suoi trascorsi in Italia e a partite aggiustate e truccate.
«Ho giocato almeno tre partite truccate. Questo è accaduto in Italia, ma non posso dirvi con quale squadra. Una cosa del genere, in Cile non mi è mai successa – l’accusa dell’ex calciatore cileno -. In Italia invece c’erano molte partite sistemate, c’era parecchia mafia. Oggi meno, anche perché molti ex calciatori e dirigenti sono stati puniti e non lavorano più nel calcio. Per me è stato veramente pesante: ero agli inizi e volevo arrivare al top del calcio italiano».
Leggi anche: Izzo condannato a 5 anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa e frode sportiva
Le pesanti accuse di Jimenez
Jimenez racconta due episodi. Il primo, «all’epoca giocavo nella Ternana. Una volta segnai dopo essere entrato dalla panchina e il mio portiere voleva uccidermi. C’era un accordo per il pareggio: ciò voleva dire che l’altra squadra doveva segnare per forza e il tempo per far uscire l’1-1 era pochissimo. Lui giocava poco e voleva un pari a reti inviolate. Io non lo sapevo, era una delle mie prime partite in Italia. Volevo mangiarmi il campo, mi avvisarono di questo soltanto dopo».
Il secondo episodio coinvolge l’Atalanta. «Un’altra partita era tra noi e l’Atalanta del 2004, una sfida tra i primi e i secondi della classifica e c’era festa tra le tifoserie gemellate. Io mi procuro un rigore e noto che tutti erano disperati, anche il mio compagno che lo segnò si mise le mani sul volto senza esultare. Rimasi fuori dal campo perché mi avevano colpito forte e il dottore mi spiegò che era una partita aggiustata, non si doveva più entrare in area di rigore: nessuno mi aveva parlato e io dico avvisatemi, almeno per ultimo ma avvisatemi».
Secondo quanto ricostruito da Sportmediaset, “la partita a cui Jimenez sembra fare riferimento è Atalanta-Ternana 1-1 del 21 dicembre 2003 in Serie B: vantaggio umbro su calcio di rigore con Zampagna all’87’ e pari firmato da Budan due minuti più tardi”.