A Repubblica: «Mi dissero che avrebbero voluto vincere con me in campo. Avevano appena vinto e pensavano a me. Mi hanno dato una motivazione pazzesca»

Repubblica intervista Matteo Berrettini, vincitore della Coppa Davis insieme a Sinner e agli altri tennisti italiani. Nel 2023 Jannik aveva promesso a Matteo di vincere la coppa insieme da protagonisti l’anno successivo. Così è stato e ora Berrettini racconta le emozioni provate.
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Berrettini: «Jannik fuori dal campo è solare»
A Repubblica confessa di avere un desiderio:
«Riposare. Quella del tennista è una vita che va molto veloce, c’è bisogno di staccare, poi inizieremo a pensare al 2025».
Resterà come la Davis della sua rinascita:
«Quando abbraccia a Malaga il capitano Filippo Volandri e Jannik dopo la vittoria di un anno fa entrambi mi dissero subito che quella coppa avrebbero voluto vincerla ancora, ma con me in campo, da protagonista. Loro avevano appena vinto e pensavano a me che non era o in campo. Quella frase mi aveva emozionato e mi ha dato una motivazione pazzesca per andare avanti e per lavorare».
Quanto la desiderava una seconda occasione?
«La volevo tantissimo e questo stato uno dei motori della mia rinascita, del mio ritorno ad alti livelli. Ci sono stati momenti in cui ho pensato al ritiro, non posso negarlo. Ma ho preso energia da quanto successo l’anno scorso a Malaga. Non mi aspettavo di vincere così presto, ma con una squadra così l’obiettivo non poteva che essere
questo».
Nel 2024 solo Sinner e Alcaraz hanno vinto più di lei:
«Non mi sono mai messo limiti, nemmeno quando ero nel mio best ranking, nell’anno della finale a Wimbledon. Il livello medio nel tennis di oggi si è alzato, tornare nei top10 non sarà facile. Ma noi italiani abbiamo la fortuna e l’onore di giocare insieme al più forte del mondo. Cercherò di avvicinarmi il più possibile a lui».
Il rapporto con Sinner?
«Lui fuori dal campo è solare, si trasforma quando inizia la partita. Poi magari con me si sente a suo agio e lo faccio sorridere, certo. Con lui ho un bellissimo rapporto, molto schietto. L’altra sera gli ho ricordato quella promessa di un anno fa. E ci siamo abbracciati forte».