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Arthur il fantasma della Juventus: 5 milioni netti a stagione, è in lista Champions ma non gioca mai

Lo ricorda la Gazzetta. Fu acquistato nel 2020 per 72 milioni di euro più 10 di bonus spesi per il cartellino (nella strana operazione con Pjanic)

Arthur il fantasma della Juventus: 5 milioni netti a stagione, è in lista Champions ma non gioca mai
Mg Bergamo 18/04/2021 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Arthur

Arthur il fantasma della Juventus: 5 milioni netti a stagione, in lista Champions ma non gioca mai

Ecco cosa scrive la Gazzetta dello Sport.

È tesserato per la Juventus, è inserito nella lista della Champions League, ma del campo non ha visto nemmeno l’ombra. O meglio, Arthur Melo quello da allenamento lo vive quotidianamente tra lo Juventus Training Center della Continassa e il centro sportivo di Vinovo, ma l’Allianz Stadium sembra un lontano ricordo in tutti i sensi: lontano perché la sua ultima apparizione risale allo scorso 7 aprile da avversario, in panchina nella Fiorentina di Vincenzo Italiano, e lontano anche perché l’orizzonte del brasiliano non prevede un nuovo passaggio nella casa bianconera, non sotto la guida di Thiago Motta.

Arthur e quella operazione con Pjanic

L’ex Barcellona desidera logicamente tornare a giocare davvero, mentre la società si alleggerirebbe di un contratto piuttosto pesante: nel 2023 il suo contratto è stato prolungato spalmando i due anni di ingaggio rimanenti – da 8 milioni di euro – in un triennale da circa 5 netti a stagione che scadrà il 30 giugno 2026. Finalizzare un trasferimento in prestito, quindi, permetterebbe un risparmio di almeno 2 milioni, più relative tasse. Lo status di “fuori rosa” di Arthur è noto a tutti, quindi man mano che si avvicina il 2025 il mercato svelerà quali sono le ipotesi più concrete

E pensare che nel 2020 lo status di Arthur era ben diverso, forte di piedi educatissimi e un pedigree da potenziale fuoriclasse. Il suo acquisto è però anche simbolo di una realtà che non esiste più: i 72 milioni di euro più 10 di bonus spesi per il cartellino (nonostante Miralem Pjanic come contropartita da 60 milioni più 5 di bonus) e gli 8 più 2 di ingaggio accordati con il calciatore “stonano” con una proprietà e una dirigenza che ora stanno mirando a stipendi sostenibili e prospetti “futuribili”. 

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