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Motta: «Sento una bellissima responsabilità. Questo posto non lo cambierei con nessuno»

Oggi si è presentato in conferenza. Con lui Giuntoli che ha confermato l’addio di Rabiot: « Volevo anche ringraziare Rabiot, il cui contratto è scaduto, gli auguriamo un felice futuro, professionale e non»

Motta: «Sento una bellissima responsabilità. Questo posto non lo cambierei con nessuno»
Ci Napoli 11/05/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Bologna / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Thiago Motta

Motta: «Sento una bellissima responsabilità. Questo posto non lo scambierei con nessuno»

Oggi c’è stata la conferenza di presentazione di Thiago Motta, nuovo allenatore della Juventus.

Insieme a lui il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, che ha confermato l’addio di Rabiot: «In primis è doveroso il ringraziamento a Thiago Motta. Poi volevo fare un punto sul mercato, sono stati ceduti in quattro: Iling, Barrenechea, Kean e Kaio Jorge. Ne sono arrivati tre: Douglas Luiz, Di Gregorio, Thuram e speriamo di arrivare a Cabal . Tutti gli altri calciatori fanno parte della Juventus, e sono dei ragazzi straordinari, le considerazioni verranno fatte a fine mercato. Vogliamo una squadra competitiva, dando un occhio ai conti. Ci saranno sviluppi. Vorremo aggiungere ancora un calciatore per reparto. Volevo anche ringraziare Rabiot, il cui contratto è scaduto, gli auguriamo un felice futuro, professionale e non».

Poi ha preso parola Thiago Motta.

Prima domanda a Thiago Motta: cosa ha pensato dopo questo primo impatto con la Juve?

«Intanto voglio ringraziare Scanavino e Giuntoli. Sono contento, felice e soddisfatto di allenare questo club storico. E’ una squadra ambizosa, ho la convinzione che si possa aprire un ciclo molto interessante. I primi giorni sono stati fantastici. Ringrazio l’accoglienza calorosa dei tifosi. Sono molto contento».

Che Juve vorrebbe vedere?

«Voglio una Juve orgogliosa e felice dopo ogni partita. Questo vuol dire che avremo fatto un grande lavoro dando il nostro massimo».

Cosa l’ha spinta a scegliere la Juventus? E quali sono gli obiettivi?

«È un club storico e ambizioso, sono arrivato nel momento giusto. Sono felice di esserci. Obiettivi? Quello che ho in testa è prepararsi bene, serve dare il massimo già da oggi. Poi saremo pronti per competere in ogni partita».

C’è qualcosa che l’ha sorpresa della Juventus? C’è una frase o un pensiero su questi tre anni che la aspettano?

«Ero già convinto di arrivare in un club fantastico, ma vedere questa struttura sorprende comunque. I prossimi tre anni? Affronteremo tutto giorno dopo giorno, puntando a giocare più partite possibili».

Si sente responsabilizzato dal fatto che alla Juve conta vincere?

«Sono d’accordo sul concetto di vincere, come in ogni grande squadra. Sento la responsabilità, ma è una bellissima responsabilità. Questo posto non lo cambierei con nessuno, voglio trasmettere tutte le motivazioni che ho dentro».

Motta: «Vlahovic? Il talento ha sempre bisogno della squadra»

Un giocatore come Vlahovic, anche criticato, se lo immagina come leader tecnico ma anche caratteriale?

«Le critiche fanno parte del gioco e vanno accettate, lui è un grande giocatore, il talento ha sempre bisogno dello spirito di squadra. E quando questo funziona i talenti emergono da soli. Non ho dubbi: sia lui che altri possono fare una grande stagione».

Ha avuto come allenatori Gasperini e Mourinho, quanto i diversi allenatori avuti in carriera possono aiutarla?

«Ha nominato due allenatori molto bravi, è stato un privilegio per me lavorare con loro, così come con tanti altri. Ho imparato e mi hanno trasmesso la passione di allenare, li ringrazio tutti e ho preso un po’ da ognuno di loro. Oggi ho la mia idea, e sono convinto che con la mia idea faremo molto bene».

Anche Chiesa può essere un leader come Vlahvoic?

«Lo ha detto già Giuntoli, qui abbiamo solo giocatori forti».

Nel suo Bologna la fascia da capitano l’hanno avuta in otto giocatori diversi, qui ci saranno cambi?

«Abbiamo un grande capitano che è Danilo, purtroppo non è ancora qui perché deve ancora riposare, ma è gusto così. Quando saremo tutti qui ne parleremo insieme».

Cosa pensa di Yildiz e come lo vede in campo?

«L’ho visto due giorni fa, mi è sembrato un ragazzo fantastico, esattamente come me lo avevano descritto. In campo può fare qualsiasi ruolo. Quando hai voglia e disponibilità, e quel talento, puoi solo migliorare».

Vuole porre più attenzione su una particolare competizione?

«Pensiamo partita per partita, sono tutte importanti. Conta solo la motivazione che ci metteremo, indipendentemente da avversari e dal torneo».

Cosa manca alla Juve per lottare per lo scudetto? E chi pensa sia il più adatto per fare il trequartista?

«Ripeto, ora siamo concentrati sulla preparazione per far bene ogni partita. Trequartista? Per me i centrocampisti devono saper fare tutto: difendere, attaccare, andare in contrasto, fare gol. Tutti quelli che abbiamo saranno forti, e capaci di fare tutto».

I quattro acquisti (tre più lei) colmano il gap con l’Inter?

«Il passato resta lì, lo guardiamo ma senza pensarci troppo. D’ora in poi concentrazione totale sul presente: appena iniziamo a giocare dovremo essere pronti».

Sarà la stagione più lunga di sempre, compreso il Mondiale per Club. Cosa ne pensa?

«Sarà una stagione nuova per tutti, ma la preparazione resta la stessa, cioè essere pronti alla prima della stagione e così via».

Quanto possono dare una mano i ragazzi della Next Gen? E ci dice qualcosa su Adzic?

«Daranno sicuramente una grande mano, ci sarà una sana concorrenza tra di loro. Adzic? Ha grande forza fisica e tecnica, e mentalmente è molto preparato. La mia prima impressione è che abbiamo in casa un giocatore che può diventare molto importante».

 

 

 

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