Alla prima stagione di Inzaghi furono 4.000 gli abbonamenti. Lotito deve fare i conti con il malcontento dei tifosi per le scelte societarie sul mercato

La Lazio deve affrontare la crisi di abbonamenti. La campagna iniziata lunedì ha registrato fino ad adesso solo 3200 tessere. Il dato più basso dal 2016/17, la prima stagione di Inzaghi sulla panchina biancoceleste. Dal 2018/19, il club di Lotito non è sceso sotto i 20 mila. La ragione di questa crisi è da rintracciare nel malcontento della tifoseria per le scelte della società e le strategie di mercato. Lo scrive il Corriere dello Sport.
Lazio, sugli abbonamenti un salto indietro di 7-8 anni
Le parole del quotidiano con Carlo Roscito:
Dal record dell’era Lotito al salto indietro di 7-8 anni, stando ai numeri e al malcontento che sta accompagnando l’estate biancoceleste. La campagna abbonamenti “One faith, one passion”, iniziata lunedì scorso, in sei giorni ha portato alla sottoscrizione di sole 3.200 tessere. Un dato preoccupante e pronosticabile, viste le polemiche degli ultimi cinque mesi, caratterizzate dalle doppie dimissioni consecutive di Sarri (a marzo) e Tudor (a campionato concluso).
Ora prevalgono freddezza e scetticismo e non c’è nemmeno da sorprendersi. Le aspettative non potevano essere diverse. Sta andando a rilento nonostante la doppia opzione a disposizione dei tifosi laziali, quella “Classic” e quella “Global”: circa 2.200 abbonamenti (il 70%) appartengono alla seconda formula, comprende le 4 gare all’Olimpico della nuova Europa League oltre alle 19 di campionato e all’esordio interno in Coppa Italia.
La Lazio, dalla stagione 2018/2019 in poi, non è più scesa sotto i 20.000 abbonati complessivi tra la sessione estiva e la riapertura a gennaio per il girone di ritorno. Adesso il rischio (la fotografia) è un balzo indietro di quasi un decennio. Nel 2017/2018 le tessere sottoscritte erano state 10.800, la stagione precedente – la prima con Inzaghi dall’inizio – soltanto 4.000 (era l’estate del mancato arrivo di Bielsa). Un primato al contrario della presidenza Lotito impossibile da “superare”, al di là del momento attuale.