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Di Lorenzo, lo strappo definitivo con quella sostituzione che diede il via libera ai fischi del pubblico

La Gazzetta: il capitano è rimasto profondamente ferito e deluso dalla decisione della società di metterlo sul mercato

Di Lorenzo, lo strappo definitivo con quella sostituzione che diede il via libera ai fischi del pubblico
Db Torino 23/04/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo

Di Lorenzo, lo strappo definitivo con quella sostituzione che diede il via libera ai fischi del pubblico. Lo scrive la Gazzetta dello Sport con Vincenzo D’Angelo.

Due ore di colloquio non sono servite a trovare un punto di intesa, ma c’è prima di tutto la volontà di ridare tranquillità al giocatore, che sabato inizierà il suo Europeo con l’Italia. Da qui a fine mese, insomma, non si parlerà più del futuro di Di Lorenzo, che ha lasciato Napoli profondamente ferito e deluso dalla decisione della società di metterlo di fatto sul mercato.

Fu proprio durante il colloquio conoscitivo avvenuto a Castel Volturno a pochi giorni dall’ultima di campionato tra il neo d.s. Manna e il capitano azzurro che il rapporto tra Di Lorenzo e il Napoli ha toccato il punto di non ritorno. Manna confermò le parole di De Laurentiis di qualche giorno prima, quando a margine della presentazione dei ritiri affermò che nel Napoli non c’erano incedibili.

Ecco, il capitano si è sentito profondamento toccato, “sfiduciato” per dirla con le parole del suo agente, che qualche giorno più tardi annunciò il desiderio di Di Lorenzo di cambiare area. Poi, il campo, ha fatto il resto: contro il Lecce, nell’ultimo match, il capitano fu sostituito a cinque minuti dalla fine, finendo al centro dei fischi e della contestazione del pubblico azzurro. E da quel momento lo strappo è diventato insanabile.

L’agente di Di Lorenzo: «Lo striscione della Curva A è un atto d’amore, ma non cambieremo idea sul futuro»

Dopo le dichiarazioni dell’agente di Di Lorenzo riguardo al futuro del capitano del Napoli che aveva parlato di un probabile addio, è stato esposto un duro striscione nei suoi confronti, firmato dagli Ultras della Curva A. Questo il testo eloquente: “Ma quale napoletano, vuoi dar via il nostro capitano, Giuffredi pezzo di mer*a!”. Mario Giuffredi è intervenuto a TvPlay  intervenuto per spiegare i fatti.

Che senso ha avuto quello striscione?

«Per me è l’ennesima dimostrazione di un grande atto d’amore, in questo caso della Curva A nei confronti di capitan Di Lorenzo. Ho grande rispetto del tifo organizzato e della Curva A nello specifico. Ho tanti amici che la frequentano questa curva meravigliosa, sono ben consapevole degli enormi sacrifici che fanno per portare avanti la loro passione in un modo pulito e coerente».

Quello striscione sarà  foriero di conseguenze sulle scelte future sue e di Di Lorenzo?

«Assolutamente no. Ad oggi, il nostro pensiero rimane quello espresso fino all’ultima intervista rilasciata. Io continuerà a fare il mio lavoro secondo il mio pensiero, nell’interesse esclusivo del mio assistito, facendo di tutto per esaudire la sua volontà. Tutto questo senza possibilità  di condizionamenti da parte di nulla e nessuno».

Napoli, le parole di Giuffredi su Di Lorenzo

Mario Giuffredi, agente di Di Lorenzo, è intervenuto a Tv Play annunciando quello di cui avevamo già scritto la settimana scorsa, l’addio a fine stagione di Giovanni Di Lorenzo: «Di Lorenzo ha avuto un colloquio con Manna nei giorni scorsi, così come tutti i suoi compagni. Hanno parlato dell’annata che si sta chiudendo e delle prospettive della prossima stagione. Di Lorenzo ha espresso a Manna delle sensazioni circa una mancanza di fiducia da parte della società nei suoi confronti. A questa affermazione del capitano, Manna ha esternato la sua personale forte stima, ma c’è da parte del presidente De Laurentiis la volontà di vendere a fronte di un’offerta».

Qual è la reazione di Di Lorenzo?
«Ha avuto la conferma che la mancanza di fiducia nei suoi confronti era diventata realtà. A quel punto, preso atto del pensiero del presidente, ha spiegato al ds Manna che senza la necessaria fiducia ha voglia di andare via da Napoli. Non può esserci un capitano sfiduciato dalla sua società».

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