Si era unito alle proteste sui social contro la deriva filo-russa. La Georgia è un paese candidato a entrare nell’Unione Europea

Kvaratskhelia ha “perso”. E con lui i nazionali georgiani, e con loro centinaia di migliaia di connazionali “sconfitti” dal parlamento del proprio Paese. Dopo settimane di tensioni, e proteste nelle piazze il parlamento georgiano ha infine approvato la legge sui cosiddetti “agenti stranieri”, la proposta di legge che prevede che i media e le ong che ricevono almeno il 20% dei propri fondi dall’estero debbano registrarsi come entità che “perseguono gli interessi di un potere straniero”. Se vengono identificati come “agenti stranieri”, i media, le organizzazioni, i politici e i giornalisti possono subire controlli invasivi e limitazioni nei finanziamenti. Una legge copiata pari pari su una che in Russia usano da anni per reprimere il dissenso.
Fuori dal parlamento georgiano a Tbilisi ci sono state grandi manifestazioni di protesta, mentre all’interno è addirittura finita in rissa.
🇬🇪 A fight broke out in the Georgian parliament between ruling party MPs and opposition members during the discussion of the law on “foreign agents”, local media report.
The parliament session was interrupted. pic.twitter.com/MK8uPwlDJO
— NEXTA (@nexta_tv) May 14, 2024
La Georgia lo scorso dicembre ha ottenuto lo status di paese candidato a entrare nell’Unione Europea, e la gente ha paura che questa legge possa minare il percorso. L’anno scorso il governo aveva già provato a introdurre la legge, ma non era passata proprio per le grandi proteste popolari. Kvaratskhelia e gli altri giocatori della nazionale avevano più volte condiviso le proteste con messaggi molto espliciti sui social: “La via europea ci unisce, avanti in Europa e pace alla Georgia!”. Kankava su Instagram era stato piuttosto esplicito: “Fanculo la Russia!”.