ilNapolista

Il sindaco di Bergamo: «Lo stadio lo abbiamo venduto all’Atalanta, non aveva senso spendere soldi pubblici»

Prima della finale di Europa League: “Il Gasp non si batte. Ho dovuto farlo cittadino onorario, non era accettabile che non fosse bergamasco”.

Il sindaco di Bergamo: «Lo stadio lo abbiamo venduto all’Atalanta, non aveva senso spendere soldi pubblici»
Db Milano 09/02/2018 - Confcooperative e Legacoop incontrano i candidati per le elezioni regionali Lombardia / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Giorgio Gori

Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori,  che sarà presente stasera a Dublino per la finale di Europa League tra Atalanta e Bayer Leverkusen ha rilasciato alcune dichiarazioni:

“Ho voluto esserci, anche se sono in campagna elettorale per le Europee. Abbiamo conquistato un posto in Champions per la quarta volta in sette anni, ed è già una grande cosa. Ma all’Aviva Stadium possiamo fare la storia, contro un avversario fortissimo”.

Come arriva l’Atalanta alla finale?

“Avessimo vinto a Roma, saremmo arrivati più scarichi a Dublino. Con la Juve non avevamo Scamacca. E non ci ha aiutato partire quasi da favoriti. Con il Leverkusen sarà diverso. Bergamo deve tanto alla sua squadra. Non è solo calcio, è la provincia che va in Europa. Dopo il buio del Covid, la città si è rialzata, ha scalato i ranking per qualità della vita, economia, innovazione. L’Atalanta è stata fonte d’ispirazione. Il tifoso si vede nei momenti difficili, ma sono contento di essere stato sindaco negli anni di Gasperini”.

Più amato lei o il Gasp?

“Il Gasp non si batte. Ho dovuto farlo cittadino onorario, non era accettabile che non fosse bergamasco. E credo abbia avuto un piccolo peso sulla sua scelta di restare qui a lungo”.

Avete anche risolto la questione stadio.

“Non aveva senso ammodernarlo con soldi pubblici. Lo abbiamo venduto, la gara l’ha vinta l’Atalanta. È stata lunga ma n’è valsa la pena. L’unico rammarico: i lavori finiranno quando non sarò più sindaco”.

ilnapolista © riproduzione riservata