Van der Poel e l’odio nel ciclismo: alla Roubaix hanno provato a farlo cadere
Una donna gli ha lanciato un cappellino tra le ruote, alle Fiandre gli tirarono addosso la birra. Una volta lui reagì e sputò
Alpecin - Deceuninck team's Dutch rider Mathieu Van Der Poel cycles in a lone breakaway ahead of the pack of riders on the Carrefour de l'Arbre cobblestone sector cycle during the 121st edition of the Paris-Roubaix one-day classic cycling race, 260km between Compiegne and Roubaix, northern France, on April 7, 2024. (Photo by Anne-Christine POUJOULAT / AFP)
Van der Poel e l’odio nel ciclismo: gli sputano, alla Roubaix hanno provato a farlo cadere. Ne scrive anche Repubblica che racconta cosa è accaduto ieri alla Parigi Roubaix dominata dall’olandese di origine francese (è nipote di Poulidor oltre che figlio d’arte).
Scrive Repubblica:
A circa 40 km dall’arrivo una donna ha lanciato un cappellino tra le ruote di Van der Poel per cercare di fermarne l’inesorabile incedere. Il tentativo è stato maldestro e fortunatamente è fallito: «Ho visto che è stato lanciato qualcosa di bianco dietro di me, ma non saprei dire cosa fosse. Evidentemente non a tutti piace che sia in testa alla corsa, ma non mi interessa». Al Fiandre all’olandese hanno lanciato della birra. E nelle gare di ciclocross, dove è letteralmente imbattibile, questa sta diventando una regola: fermarlo con le buone o con le cattive. Lui ha anche reagito, sputando a chi lo provocava in una gara di cross a Hulst, nella sua Olanda. «Ne ho abbastanza » disse. Non vennero presi provvedimenti nei suoi confronti.
Van der Poel forse irrita per la sua algida superiorità
Il sindacato corridori ora ha chiesto sanzioni severe contro la tifosa hooligan. Van der Poel, olandese nato come Verstappen in Belgio, portabandiera di una squadra belga, avversario da sempre del più belga dei belgi, Wout Van Aert, irrita forse con la sua algida superiorità, ma gli si imputa niente di più di fare meglio di altri il mestiere di ciclista e di farlo senza risparmio e con una naturale predisposizione per la vittoria e per lo spettacolo.
Il velocista napoletano aveva colpito i primi due ostacoli. Alla Rai: «Ho deciso di fermarmi per non aggravarmi fisicamente. Staffetta? Il mio Mondiale finisce qui».
Raddoppio del budget in dieci anni, maggiore visibilità e professionisti nel settore media e web: così la pallacanestro ha vinto l'Europeo e ha superato il calcio
Alla Gazzetta: «Sono sempre stato spontaneo nei miei atteggiamenti; oggi qualcuno vuole fare il simpatico a tutti i costi e non gli riesce bene. Gout Gout il nuovo me? Non graviamolo di responsabilità».
Zero punti al gp di Misano; dopo la gara si è chiuso in ufficio con gli ingegneri. Intanto, Marquez pensa già al prossimo anno e potrebbe tornare alla Honda.
El Paìs: "Dipende dal talento naturale, ma tutte le ore di allenamento culminano in un istante irripetibile. La mediocrità del resto è fatta per quei momenti"
Alla Gazzetta: «Questa è stata una stagione dove mi sono sempre sentito pesante. Nel 2026 potrei inseguire un terzo titolo continentale, ma ora devo liberare la testa».
Ai Mondiali di Tokyo esce in semifinale con un tempo modesto: «Non credo farò la staffetta, vediamo, largo ai più meritevoli». L'addio è dietro l'angolo
L'ex nuotatrice a La Stampa: «C'è chi ha figli deformi, l'unica cosa che hanno è la medaglia. Ho accettato di attraversare lo Stretto di Messina a nuoto. A 68 anni»