Aveva dichiarato: «Vincere facendo i debiti significa barare». All’Ansa ha precisato: «Gli dissi che se avesse acquistato calciatori importanti, avrebbe vinto col bilancio in rosso, ovvero barando».

Durante la presentazione del suo libro ‘Il realista visionario’ all’Hotel Federico II a Jesi, l’ex allenatore Arrigo Sacchi si era espresso così: «Vincere facendo i debiti significa barare». In molti hanno pensato si riferisse all’Inter.
Sacchi chiarisce: «Mi riferivo a un aneddoto con Berlusconi. Delle finanze dell’Inter non mi interessa»
A due giorni dall’evento, Sacchi ha rilasciato una dichiarazione all’Ansa in cui specifica:
«Martedì 9 aprile ho raccontato un aneddoto su un contrasto avuto con il presidente Berlusconi riguardo all’acquisto di giocatori “importanti”, sottolineando che investire in nomi di richiamo avrebbe portato ad un bilancio in rosso e vincere con un bilancio in rosso per lui sarebbe stato come barare. Questa mia affermazione era del tutto generale e non era assolutamente riferita all’Inter, di cui non mi interessa niente, e che peraltro sta disputando una bella stagione. Anzi ho anche elogiato l’operato di Simone Inzaghi come allenatore, che sta passando da tattico a stratega, facendo registrare un’evoluzione importante».
Le dichiarazioni durante la presentazione
Queste le sue parole durante l’evento:
«L’Inter sta barando? Sì. C’è una tendenza ad arrivare all’obiettivo da furbi. Bisogna uscire da questa situazione, altrimenti resteremo sempre in questo stato di crisi». E ancora: «oggi si punta tutto sulla tattica, si aspetta solo l’errore dell’avversario. I padri fondatori inventarono il calcio come sport offensivo e di squadra, in Italia lo abbiamo trasformato in individuale e difensivo. Siamo al paradosso».