ilNapolista

Paolo Genovese: «La Magnani a Fabrizi: “a Fabrì, non so’ mai stata felice in vita mia, solo qualche istante”»

A Repubblica racconta del suo nuovo film “Scandalo” sul triangolo tra la Magnani, Rossellini e Bergman.

Paolo Genovese: «La Magnani a Fabrizi: “a Fabrì, non so’ mai stata felice in vita mia, solo qualche istante”»

Repubblica intervista oggi Paolo Genovese che ha fatto il suo nuovo film “Scandalo”sul triangolo Magnani, Rossellini e Bergman.

Cosa l’ha sorpresa?

«La follia di Bergman, in contrasto con il volto angelico, rassicurante, l’insicurezza, l’istinto con cui affronta l’amore con Rossellini come con il fotografo Robert Capa. Cercava l’amore, ha lasciato marito e figlia. A Magnani voglio bene, una donna forte, parla romano, dice le parolacce, affronta tutto a viso aperto ma in realtà è tenera, bisognosa di affetto. Aldo Fabrizi le dice “sii felice, hai un successo incredibile”, lei risponde “a Fabrì, non so’ mai stata felice in vita mia, solo qualche istante, se li metti insieme non fanno mezza giornata”. È straziante, tifi per lei. Rossellini è un simpatico cialtrone, pronto a tutto, specie per fare i suoi film. Ha sperperato l’eredità in auto, donne, locali, amici cui offriva la vacanza. Ma pensa solo a Ingrid e al loro film. Per sedurla non va diretto a Stromboli ma passa per la Costiera Amalfitana. Hemingway gli scrive “troppo facile portare una donna in Costiera per sedurla”».

Questa storia parla all’oggi?

«Il triangolo, il tradimento, la follia sono dinamiche senza tempo, raccontiamo lo scandalo, il pettegolezzo, la stampa e il pubblico che si fanno giudici. Non c’è bar, riunione o cena in cui non se ne parli. Come Ferragni e Fedez e Totti e Ilary: subito patrimonio di tutti. Allora venivano mandati reporter, fotografi, volevano i dettagli. Oggi ci sono i social, ma la dinamica è la stessa, specie per gli effetti distruttivi sulle persone. All’inizio del film Magnani dice “io sullo schermo faccio ridere e piangere ma non permetto a nessuno di ridere o piangere con la mia vita privata”».

ilnapolista © riproduzione riservata