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Ndicka, la Roma: “Quadro clinico compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro”

La nota del club: “Abbiamo dimostrato i valori dello sport e messo al primo posto la salvaguardia della vita”

Ndicka, la Roma: “Quadro clinico compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro”
Ar Udine 14/04/2024 - campionato di calcio Serie A / Udinese-Roma / foto Andrea Rigano/Image Sport nella foto: infortunio Evan N'Dicka

Adesso si può tirare definitivamente un sospiro di sollievo per Evan Ndicka. La Roma ha fornito ulteriori informazioni circa la sua situazione di salute. Nessuna problema di tipo cardiaco, il difensore ha avuto un trauma toracico con un minimo pneumotorace sinistro. Adesso Ndicka sarà dimesso e rientrerà a Roma. Ieri la partita tra Udinese e Roma è stata sospesa dopo che il difensore romanista si è accasciato a terra. In un primo momento si è temuto il peggio. Poi, con il passare delle ore, le condizioni sono sensibilmente migliorate.

Il comunicato della Roma

In seguito a un dolore acuto precordiale e alterazioni aspecifiche all’elettrocardiogramma effettuato in sala di prima urgenza allo stadio il giocatore Evan Ndicka è stato ricoverato presso l’Ospedale Santa Maria della misericordia di Udine. Sono stati effettuati controlli cardiologici di primo e secondo livello risultati negativi per patologia cardiaca.

Alla luce degli ultimi esami effettuati in mattinata il quadro clinico è compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro. Il calciatore è stato dimesso ed effettuerà ulteriori controlli a Roma.

L’AS Roma vuole ringraziare per la grande professionalità e disponibilità la società Udinese Calcio, l’arbitro il sig. Pairetto, il pubblico presente allo stadio di Udine e il personale medico e sanitario dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.

Tutti insieme, in quei minuti concitati e di apprensione, abbiamo dimostrato i valori dello sport e messo al primo posto la salvaguardia della vita“.

Il Guardian elogia il calcio italiano che ha dato una prova di maturità

Il Guardian elogia la crescita del calcio italiano nelle situazioni di emergenza, come quanto successo ieri sera al difensore della Roma Evan Ndicka, crollato in campo dopo un malore. Non c’era ancora stato questo progresso quando dodici anni fa Morosini perse la vita nel match tra Livorno e Pescara.

È stato facile temere il peggio quando Evan Ndicka è caduto. Dodici anni dopo la morte di un altro calciatore, Piermario Morosini, c’è stato il timore di un possibile déjà-vu. Il portiere della Roma, Mile Svilar, e un avversario, Lorenzo Lucca, sono stati i più veloci a raggiungere il difensore e gesticolando hanno confermato che era necessario l’urgente ingresso dei medici. 

C’era stato da ridire quando la partita del Livorno contro il Pescara fu interrotta dopo la caduta di Morosini nel 2012, prima che i tifosi sapessero che il giocatore era morto. La sua morte ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano, ma da allora lo sport ha conosciuto altri incidenti di alto profilo a livello globale; tra questi, l’arresto cardiaco di Christian Eriksen mentre giocava gli Europei nel 2021

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