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La fobia di De Ketelaere: «Non voglio tornare al Milan, farei solo panchina»

A Hln: «In questo momento ho bisogno di giocare. Giochiamo un calcio davvero bello mister Gasperini è severo, ma giusto»

La fobia di De Ketelaere: «Non voglio tornare al Milan, farei solo panchina»
Mg Bergamo 15/01/2024 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Frosinone / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Charles De Katelaere

Charles De Ketelaere, attaccante del Milan in prestito all’Atalanta, ha rilasciato un’intervista al portale belga Hln.be. Il belga ha chiarito la sua volontà di rimanere all’Atalanta dove con Gasperini si è sbloccato e ha trovato il suo posto in campo. Si trova a Bergamo in prestito per 3 milioni con diritto di riscatto a giugno fissato a 23 milioni di euro. Queste le sue parole:

«Ritornare al Milan? Il Milan è una grandissima squadra, ma in questo momento ho bisogno di giocare. Ho 23 anni e non voglio finire di nuovo in panchina. Giochiamo un calcio davvero bello e tutti i calciatori sanno quello che devono fare. Mister Gasperini è severo, ma giusto. All’Atalanta mi trovo molto bene. Se dipendesse da me rimarrei qui, anche perché posso migliorare. L’Atalanta mi sta aiutando molto: dallo staff ai compagni fino ai tifosi che mi hanno fatto sentire a casa».

La lezione imparata da De Ketelaere al Milan

De Ketelaere ha parlato anche della lezione imparata al Milan

«Ho imparato molto dalla stagione negativa fatta con il Milan. Mi ha aiutato a compiere dei passi in avanti e mi aiuterà ancora. Da una buona stagione impari molto, ma da stagioni un po’ meno buone impari ancora di più».

Ha trasformato i fischi rossoneri in applausi nerazzurri (Corsport) (25 febbraio 2024)

Charles De Ketelaere, che in prestito alla Dea ha collezionato fino ad ora 10 gol e 7 assist in 28 partite della stagione; lo scorso anno, appena un assist con i rossoneri.

Il Corriere dello Sport scrive:

La storia di Charles De Ketelaere ha confermato che spesso sono i centimetri o i metri a fare la differenza: ne è bastata una quindicina per cambiare le sorti di un giocatore arrivato al Milan coi presupposti del fenomeno ma quasi mai decisivo sotto la gestione Pioli. A Bergamo invece s’è vista la bella copia di quello rossonero, ha trasformato i fischi dei tifosi del Milan in applausi nerazzurri, a suon di gol e colpi di genio. Lì sono riusciti a intuire l’operazione da manuale: in estate l’arrivo in prestito oneroso a 3 milioni col diritto di riscatto fissato a 22 (che verrà esercitato nelle prossime settimane), cifra inferiore a quella pagata dal Milan appena un anno prima (32 milioni più 3 di bonus) e ancor più bassa degli iniziali 40 chiesti dal Brugge”.

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