Si cerca di capire i motivi che abbiano portato al sorprendente cambio di passo del Napoli tra il primo e il secondo tempo della gara col Monza

Il Napoli ha giocato due partite diverse domenica contro il Monza. Una nel primo tempo, in cui non ha saputo trovare la concentrazione e il piglio giusto, come spesso accaduto in stagione. La seconda al rientro dagli spogliatoi, dove qualcosa è cambiato, si è rivisto il Napoli della passata stagione, capace in appena 10 minuti di ribaltare la situazione e mentre a segno alcuni tra i gol più belli della stagione. I motivi sono0 molteplici, ma sicuramente, scrive oggi il Corriere dello Sport c’entra anche la contestazione dei tifosi presenti allo stadio
“Però la contestazione di domenica, 45 minuti di sberleffi e schiaffi all’orgoglio, ha evidentemente sortito qualche effetto. Proprio come la strigliata – diciamo così – che nello spogliatoio dell’U-Power hanno firmato Di Lorenzo, il capitano; Anguissa, un riferimento del gruppo per tanti o tutti; e Calzona, l’allenatore che raramente alza la voce”.
I cori dei tifosi
Nel settore ospiti dell’U-Power Stadium si erano sentite numerose invettive dal 15′ del primo tempo in poi. Canti che sono diventati un mantra poco dopo il gol di Djuric: «Andate a lavorare», un grande classico. «Mercenari senza vergogna» e «Guadagnate milioni ma non volete giocare, andate a lavorare»