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Marchisio: «Dissi no al Real Madrid di Capello, ma ero giovane e volevo giocare nella Juve»

Ad As racconta gli inizi della carriera da agente: «Sto puntando molto sui giovani italiani. La Nazionale all’Europeo sarà una squadra che dominerà il gioco».

Marchisio: «Dissi no al Real Madrid di Capello, ma ero giovane e volevo giocare nella Juve»
Db Torino 11/03/2018 - campionato di calcio serie A / Juventus-Udinese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Claudio Marchisio

L’ex calciatore juventino Claudio Marchisio intervistato dal quotidiano spagnolo As ha raccontato della sua nuova carriera da agente.

Marchisio, l’intervista

Tra i suoi assistiti, c’è Loris Karius:

«Conosciamo la sua storia, Loris è un ragazzo che ha ancora molta voglia di giocare e mostrare il suo talento. È stato etichettato per quell’errore [quando era del Liverpool, in finale di Champions contro il Real Madrid consentì due gol ai blancos], ma non è stato l’unico calciatore che ha commesso un errore in una partita importante. Vuole dimostrare a tutti che è un grande portiere.»

Poi ha scommesso su giovani talenti…

«Sì. Davide Dell’Erba sta dimostrando le sue qualità nel Bayern U-19, è pronto a fare il grande salto e vedremo se riusciremo a trovare un modo per farlo tornare in Italia. Francesco Stante è stato il nostro primo giocatore, con lui abbiamo iniziato questo percorso: è uno dei migliori difensori del campionato Primavera con l’Inter. Filippo Reale è campione d’Italia Under 17 con la Roma e ha un enorme margine di miglioramento. Poi ci sono Thomas Corigliano, Edoardo Rocchetti e Fabio Badarau alla Juve, Tommaso Ramondetti del Torino…»

Cosa ne pensi di quello che sta succedendo a Pogba?

«Mi dispiace molto per tutto quello che sta passando, tra problemi fisici, personali e la questione del doping. È stato uno dei compagni di squadra che mi ha impressionato di più in campo, gli infortuni non gli hanno permesso di avere la carriera che meritava, poteva puntare al Pallone d’Oro. Penso che sia stato un errore tornare allo United, non ha aiutato la sua evoluzione.»

Come vedi la Serie A?

«La leadership dell’Inter è meritata, è una squadra matura che viene da un lungo cammino. E ‘il campionato che mi aspettavo, magari con un po’ più di distanza tra i nerazzurri e gli altri.»

Quale Italia si aspetta all’Europeo?

Marchisio: «Secondo quanto abbiamo visto finora, abbiamo già iniziato a notare un’Italia che riflette il suo spirito, la sua anima. Sarà una squadra che mantiene palla e domina il gioco. Poi bisogna avere la fortuna di arrivare alla competizione con giocatori che stanno facendo bene. Peccato aver perso Berardi.»

Si può dire che ha detto ‘ no ‘ al Real Madrid?

«Ero molto giovane. C’era questa possibilità con mister Capello, ero in Serie B con la Juve ed ero appena arrivato in prima squadra. Onestamente, non mi è sembrato giusto iniziare la mia carriera lasciando in quel momento il club in cui sono cresciuto e di cui sono sempre stato tifoso».

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