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Malick, il personal shopper che veste 500 calciatori in tutto il mondo: «Per gli stilisti valgo più di Messi»

Per Le Parisien è “il lupo bianco degli spogliatoi di tutto il mondo. Quasi tutta la nazionale francese è sua cliente”

Malick, il personal shopper che veste 500 calciatori in tutto il mondo: «Per gli stilisti valgo più di Messi»

Malick, personal shopper dei calciatori“. Le Parisien lo definisce “il lupo bianco degli spogliatoi del calcio professionistico di tutto il mondo”. L’uomo che veste, letteralmente i campioni francesi ma non solo. Si chiama Malick Sall, ha giocato anche lui, nel Montpellier. Ora ha 41 anni e fa questo “mestiere” da una dozzina di anni. “E’ diventato un personaggio imprescindibile nella galassia calcio – scrive il giornale francese – La sua rubrica, si dice nel settore, farebbe impallidire molti direttori sportivi della Ligue 1. Con un sorriso quasi imbarazzato, si limita ad annuire: ‘Diciamo che ho iniziato nel 2011-2012 con meno di dieci clienti. Oggi ne ho circa 500 sparsi in tutto il mondo“.

“Attenzione, non sono uno stilista, i look sono i giocatori che li scelgono. Sono un personal shopper, gli porto solo gli outfit”.

Ai Mondiali in Qatar, 17 dei 23 giocatori della nazionale francese facevano parte della sua clientela. Settanta giocatori al Mondiale erano nel suo portafoglio clienti, tra Francia, Inghilterra, Italia, Spagna, Germania, Portogallo, Turchia, Arabia Saudita, Messico… S’è fatto un nome col passaparola: “Quando un giocatore riceve un paio di scarpe o un outfit esclusivo in uno spogliatoio, altri spesso gli chiedevano di dare loro il contatto di chi glieli aveva venduti. Questa è in realtà tutta la storia della mia vita”.

Racconta di aver cominciato grazie a Benoît Assou-Ekotto, amico d’infanzia di uno dei suoi colleghi dell’epoca, lui faceva l’impiegato pubblico. “Benoît giocava nel Tottenham, mi ha chiesto se potevo trovargli delle Jordan a Parigi. Non ne sapevo nulla ma ero pieno di risorse. Così ho trovato il modo e l’ho fatto più volte senza compenso. E poi ho iniziato a offrire i miei servizi ai giocatori del Montpellier che conoscevo o del Tolosa perché mio cugino giocava lì. All’epoca in Francia la professione di personal shopper non esisteva. Oggi la maggior parte dei giocatori conosce il mio nome nello spogliatoio, anche se non lavora con me“.

Dopo aver lasciato il suo impiego come dipendente pubblico nel 2014 per dedicarsi esclusivamente alla sua attività, ora ci lavora anche la moglie. “Guadagno un po’ meglio che come impiegato statale, ma non sono ricco. Non sono né un calciatore né un agente. In media prendo diverse decine di euro di commissioni, non è così che si diventa milionari“.

Una delle chiavi del suo successo è la discrezione, dovuta ad un’innata timidezza. “Prima del 2017 non ne incontravo quasi nessuno, tutti i nostri scambi avvenivano tramite messaggi WhatsApp. Resto al mio posto”. E ovviamente piace moltissimo a designer e marchi di lusso, visto il portafoglio clienti: “Perché con tutti i miei clienti probabilmente peso più ai loro occhi di una singola stella come Neymar o Messi“.

La sua collezione di maglie, conservata in cassaforte, contiene circa 500 pezzi dei più grandi come Cristiano Ronaldo, Mbappé, Ibrahimovic, Salah, Mané e Ronaldinho. Durante la sua vacanza a Napoli, Faouzi Ghoulam gli ha fornito il suo autista e gli ha pagato il conto del ristorante e i biglietti aerei senza preavviso.

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