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Barcellona in allarme: quattromila tifosi del Napoli arrivati senza biglietto (As)

Potrebbero aver acquistato il biglietto come accadde due anni fa con i tifosi dell’Eintracht. Il club blaugrana teme lo stadio azzurro

Barcellona in allarme: quattromila tifosi del Napoli arrivati senza biglietto (As)
Mg Udine 04/05/2023 - campionato di calcio serie A / Udinese-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: tifosi Napoli

Barcellona in allarme: quattromila tifosi del Napoli arrivati senza biglietto. A scriverlo è Diario As che ricorda quel che accadde due anni fa nella sfida al Camp Nou con l’Eintracht Francoforte con lo stadio pieno di tifosi tedeschi che avevano acquistato il bliglietto col secondary ticketing dagli abbonati che lo avevano messo sul mercato.

Il 14 aprile 2022, il Barcellona ha ricevuto un duro colpo, sportivo e sociale, che il club Blaugrana non vuole che si ripeta. Quel giorno, la squadra Blaugrana venne eliminata in Europa League dall’Eintracht Francoforte che vinse la gara di ritorno a Barcellona per 2-3. Ma la cosa peggiore fu la sensazione che la squadra tedesca, nonostante giocasse fuori casa, si sentisse nel proprio stadio supportata da quasi 40mila tifosi.

Il Barcellona spera che quella sensazione non si ripeta. Ma, prosegue As:

I dati non sono rassicuranti. I 2.600 biglietti per il Napoli sono stati venduti in pochissimo tempo. Pertanto, 2.600 tifosi del Napoli sono assicurati. Ma dall’ambiente Napoli assicurano che quattromila tifosi partenopei arriveranno a Barcellona senza un biglietto alla ricerca di un modo per accedere allo stadio anche se non si trova nell’area riservata ai tifosi ospiti.

A questo contingente di tifosi in arrivo da Napoli si aggiunge l’enorme colonia napoletana che risiede a Barcellona. Secondo il Comune di Barcellona, circa 17.000 napoletani vivono a Barcellona e molti di loro intendono andare allo stadio.

L’incubo Eintracht per il Barcellona

In un editoriale d’elogio puro per il dribbling di Lamine Yamal, e i suoi uno-contro-uno che sono diventati la vera arma del Barcellona, Sergi Pàmies scrive su La Vanguardia che in città hanno un altro trauma con cui fare i conti in vista della sfida contro il Napoli di domani: “il timore che la partita contro il Napoli diventi un remake di quella catastrofe invasiva dei tifosi dell’Eintracht al Camp Nou. Perché in città hanno il “sospetto che a Barcellona ci siano più di 17.000 napoletani disposti a tifare”, evidentemente fuori e dentro lo stadio “di riserva” blaugrana. Si riferisce all’aprile del 2022, quando circa 30.000 tifosi tedeschi gabbarono i sistemi di vendita ufficiale e trasformarono la trasferta di Barcellona in una gara casalinga.

Tornando a Yamal, l’editorialista scrive che si tratta di un giocare “sbilanciante e non sbilanciato”. E che “la sua influenza sul rendimento della squadra non è aneddotica ma strutturale. Non solo partecipa alla partita con contributi di talento fugace, ortodontico“.

Ortodontico è un aggettivo bellissimo, per riferirsi ad un giocatore che di fatto “preserva la vulnerabile stabilità di una squadra che continua a giocare male. Una squadra che, inoltre, deve assimilare un contesto di trasformazione identitaria più traumatico di quanto possiamo immaginare”.

Cosa successe con il Francoforte e il secondary ticketing (scritto nel 2022)

Un trauma. L’eliminazione del Barcellona dall’Europa “minore” (e si badi che “minore” per Europa League è aggettivo che usano sui media catalani) con tre gol presi dell’Eintracht al Camp Nou, non se l’aspettavano. I giornali spagnoli sono tutti concordi sul “calvario” blaugrana. Perché, scrive Santi Nolla sul Mundo Deportivo, il Barca “s’è fatto buttare fuori dalla nona classificato della Bundesliga che è a 30 punti dal Bayern”. Il titolo dell’editoriale è abbastanza esplicativo: “Una vergogna storica”.

Il secondo punto, che rende appieno lo psicodramma per la sconfitta, è che praticamente tutti, a cominciare dal Presidente Laporta danno la colpa alla presenza di tantissimi – troppi, fuori numero, almeno 30.000 – tifosi tedeschi sugli spalti. Tali, si legge da Marca a As a El Pais, da condizionare il clima della partita. Xavi ha detto che sembrava di giocare in Germania.

“In uno stadio popolato dalle magliette bianche dei tifosi dell’Eintracht”, scrive ancora Santi Nolla, che parla di “impressionante scandalo”, perché il club aveva praticamente chiesto a soci di liberare i posti gratuitamente per vendere i biglietti e fare incasso. Solo che quei biglietti se li sono presi i tedeschi e non gli altri tifosi del Barca.

Il Barcellona aveva inviato ufficialmente solo 5.000 biglietti al club tedesco come stabilito dai regolamenti Uefa, ma secondo il club i tifosi dell’Eintracht hanno comprato “i biglietti via terra, via mare e via aria”. Attraverso tour operator non ufficiali, mascherando gli accessi internet in modo da non risultare in Germania al momento dell’acquisto.

“La squadra non si è sentita supportata dagli spalti nella partita più importante della stagione”. “La gestione dei biglietti ha avuto conseguenze disastrose”. E ancora: “La prima goleada l’hanno subita in tribuna, la seconda in campo”.

I giornali scrivono di “serata imbarazzante per la storia del club, che ha permesso alle tribune del Camp Nou di vestirsi di bianco. Con i giocatori indifesi, schierati in un’atmosfera inaspettata, il Barça perde, viene eliminato e 30.000 tedeschi entrati in casa festeggiano come se fossero a Francoforte“.

Mi vergogno come tifoso del Barcellona“, ha dichiarato Joan Laporta.  “Mi sono sentito imbarazzato per quello che ho visto sugli spalti, mi scuso, è molto grave. Stiamo elaborando tutte le informazioni, daremo spiegazioni. Quello che è successo non è normale e non sarebbe dovuto accadere, abbiamo studiato le ragioni e prenderemo e misure”, ha aggiunto Laporta.

Morale: “il Barça ha detto addio all’unico titolo che gli restava in una stagione destinata a finire in bianco. Per un club come il Barça è un fallimento”.

La Vanguardia parla di “imbarazzo in territorio Comanche” in un articolo di Juan Bautista Martínez che sottolinea il fallimento degli “ostacoli informatici” che il Barça aveva messo in atto affinché i biglietti non cadessero nelle mani dei tedeschi. Sport qualifica come “inammissibili le immagini viste durante la serata del Giovedì Santo”.

Per El Periódico è “una delle notti più tristi della storia del Barcellona”.

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