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A Barcellona temono l’effetto Calzona: il Napoli sembra quello dell’anno scorso (Mundo Deportivo)

“Calzona in tre settimane è riuscito a imprimere il suo stile alla squadra. Ha ripreso il playbook dei suoi predecessori”

A Barcellona temono l’effetto Calzona: il Napoli sembra quello dell’anno scorso (Mundo Deportivo)
Barcelona's Spanish coach Xavi gestures during the UEFA Champions League Group H football match between Royal Antwerp FC and FC Barcelona at the Bosuilstadion in Antwerp, on December 13, 2023. (Photo by JOHN THYS / AFP)

L’effetto Calzona. Nessuno ha ancora azzardato il titolo netto, ma il concetto – a leggere i giornali sportivi catalani – è quello: il nuovo tecnico ha ripreso le redini della squadra campione d’Italia, e “secondo la diagnosi che hanno fatto nello staff tecnico del Barça, sembra quasi la squadra dello scorso anno”. Il Mundo Deportivo scrive che “in tre settimane il tecnico del Vibo Valentia è riuscito a imprimere il suo stile alla squadra. Calzona ha ripreso il playbook dei suoi predecessori. L’influenza dei due allenatori con cui ha lavorato si fa sentire attualmente. Il Napoli di Calzona somiglia molto di più a quello della scorsa stagione. Una squadra in ascesa, che sta prendendo fiducia grazie ai risultati”. Infatti, dopo cinque partite non hanno ancora perso (2 vittorie e tre pareggi).

“L’allenatore è riuscito anche a ridare fiducia a giocatori importanti. Victor Osimhen ha segnato 4 gol da quando ha un nuovo allenatore in panchina, anche se negli ultimi due match non ha segnato. Lo stesso vale per l’altra stella Khvicha Kvaratskhelia . Il georgiano, che all’andata sembrava sottotono, nelle ultime tre è in grande forma con quattro gol e un assist.

E allora, continua il Mundo Deportivo in altro articolo, “Xavi sta decidendo gli undici che domani affronteranno il Napoli. Il tecnico riflette da ieri sulle diverse alternative che la sua squadra gli offre. Il grosso problema è sulla mediana. L’incognita è se Xavi opterà per giocare con quattro centrocampisti puri o per un ‘quadrato’ con una falsa ala sinistra inserita a centrocampo. Se opta per i centrocampisti di formazione, a parte Christensen assimilato e già consolidato come perno, ha a disposizione il Gündogan, Oriol Romeu – anche se sembra difficile vedere un doppio perno difensivo del genere – Fermín , sostituto contro il Maiorca, e Sergi Roberto, che non gioca da un mese e mezzo. Un’altra opzione è l’arretramento di Joao Félix o Raphinha.

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