All’Equipe: «I dirigenti del Real saranno anche bravi, ma sono loro a portare avanti la Superlega. Il problema è Florentino Perez con le sue idee»

Tebas, presidente della Liga, è stato intervistato dall’Equipe, e ha parlato dell’importanza di avere Mbappé nella lega spagnola ed è tornato a parlare della Superlega.
Mbappé ha già firmato per il Real Madrid?
«Sapendo che lascerà il Psg, c’è una probabilità del 99% che Mbappé firmi per il Real. Ma non so se è già firmato».
E’ una buona notizia?
«Certo, questa è una grande novità per il Real e per il calcio spagnolo. È uno dei migliori giocatori al mondo. Dal mio punto di vista, Bellingham, Haaland e Mbappé sono i tre giocatori più forti del pianeta, e due sono al Real Madrid».
Dovendo stipendiare anche Mbappé, riuscirà il Real a mantenere l’intera rosa attuale in termini di standard economici della Liga?
«Sì. Il Real è in una situazione economica ottimale. Il presidente e il direttore generale sono ottimi dirigenti, ma sono pessimi quando vogliono organizzare nuove competizioni (ndr si riferisce alla Superlega). Economicamente sono molto reattivi. Attualmente i loro risultati finanziari sono molto buoni e possono spendere molto di più di quanto già fanno. Il Real è stato molto prudente dal punto di vista finanziario e si è preparato alla firma di Mbappé».
Florentino Perez le ha parlato dell’acquisto?
«Non mi parla da tre anni. Ma mi rende felice (ndr sapere) che prenderanno Mbappé. E approfitto di questa intervista per dirgli che sono felice che il Real stia facendo tali acquisti per avere una squadra importante».
Tebas: «L’arrivo di Mbappé consoliderà il lavoro fatto per la Liga»
Mbappé aiuterà la Liga a svilupparsi ulteriormente? «Gli acquisti dei grandi giocatori possono dare un contributo, ma non sono essenziali. Naturalmente è meglio avere grandi nomi. Mbappé ci aiuterà comunque, nei prossimi anni, a consolidare tutto quello che abbiamo già fatto. Per la Ligue 1, invece, si tratta di una perdita pesante…»
«Perez non sa nulla di gestione delle competizioni»
Poi sulla Superlega «I dirigenti del Real saranno anche bravi, ma sono anche gli unici, con il Barça, a portare avanti il progetto Superlega. I problemi principali del calcio europeo, infatti, vengono dalla Spagna…Il problema non è il Real, ma Florentino Perez e la sua personalissima visione. Ogni giorno sono sempre di più i tifosi del Real a cui non piace l’idea della Superlega. Il Barcellona è più indietro. Non sono in prima linea in questo progetto. Florentino sa gestire benissimo un club, ma non sa assolutamente nulla di gestione delle competizioni».
Riusciranno a mettere in piedi il loro progetto? «No. Il progetto Superlega è iniziato nel 2000 con il G14 (i maggiori club europei che già sfidavano il potere della Uefa) e da 24 anni si susseguono diversi progetti, tutti guidati da Florentino Perez. Non trionferanno. L’attuale progetto dell’A22, che è appunto quello di Florentino Perez, dovrà richiedere l’autorizzazione alla Uefa. E ancora non l’hanno fatto. Il format presentato attacca due valori essenziali del modello sportivo europeo: solidarietà e meritocrazia».