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Negreira ha occultato i milioni incassati dal Barcellona (EL MUNDO)

Gli inquirenti non hanno trovato nulla sui conti dell’ex arbitro, solo diversi prelievi in contanti fino a un massimo di 150.000 euro

Negreira ha occultato i milioni incassati dal Barcellona (EL MUNDO)

Il “caso Negreira” continua ad attirare l’attenzione in Spagna e ora potrebbe esserci una svolta legata ai soldi che l’ex arbitro avrebbe preso dal Barcellona. Secondo quando riporta El Mundo infatti da quando è cominciato il processo, circa un anno fa sono scomparsi circa 7 milioni di euro. Le indagini non sono riuscite a risalire al flusso del denaro, per cui solo Negreira potrà fare luce.

Negreira, la Guardia Civile è alla ricerca della destinazione dei soldi prelevati

El Mundo scrive:

Dove sono i soldi? È la grande domanda a cui l’indagine della Guardia Civile non è stata in grado di rispondere, per ora. Il destino degli oltre sette milioni di euro che José María Enríquez Negreira ha incassato dal Barcellona in 17 anni è diventato il buco nero del processo istruito dal giudice Joaquín Aguirre. «Mi accusano di prendere soldi che non ho preso», aveva detto in precedenza lo stesso Negreira allo psichiatra Gómez Durán.

La mancanza del patrimonio dell’ex arbitro, unita al fatto che ci sono stati da parte sua diversi prelievi in contanti, fino a 150.000 euro, porta gli inquirenti ad essere certi che ci fossero dei beneficiari, anche se per ora si trovano solo un buco nero.

L’attesa durerà fino all’8 marzo data in cui l’ex arbitro dovrà testimoniare nel suo processo, non avendo i giudici accolto l’istanza della difesa che chiedeva di evitarlo. «D’altronde – scrive El Mundo – , se deciderà di rispondere al giudice, è probabile che ripeterà quanto affermato in privato, e cioè che i soldi sono stati restituiti ad alcune sedi del club del Barça”. Questa una delle ipotesi che la Guardia Civile ha esaminato nelle numerose perquisizioni effettuate nelle sedi del club. Un’ipotesi che era emersa anche nelle dichiarazioni raccolte da venti arbitri che non però sono riuscite a dimostrare tangenti dirette agli arbitri, al di là di alcune donazioni e pasti, anche se le loro testimonianze chiariscono che l’ex vicepresidente del Comitato Tecnico degli Arbitri (CTA) aveva il potere di determinare promozioni e retrocessioni.

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