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La riforma Figc, un restyling di facciata per ottenere nuovi favori dal governo (Il Fatto)

Il quotidiano spiegai punti nel piano strategico elaborato da Deloitte, taglio della serie C e valorizzazione dei giovani italiani

La riforma Figc, un restyling di facciata per ottenere nuovi favori dal governo (Il Fatto)
As Roma 09/02/2023 - Assemblea straordinaria elettiva di Lega Pro / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

“FIGC, riformicchia sovranista: via la C e più ‘giovani italiani“. Titola così l’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano in un articolo dedicato alle novità che la Federazione vorrebbe introdurre nel sistema del calcio italiano. Lo definisce “Un restyling di facciata per ottenere nuovi favori dal governo, sgravi fiscali, scommesse, stadi. Nella speranza di risollevare il movimento, o almeno fingere di farlo”.

La riforma Figc

Gravina prepara il piano di rinnovo da mesi, al momento esiste solo un piano strategico elaborato da Deloitte e visionato dal Fato. Il punto di partenza  è nel numero delle squadre. Oggi sono troppe e il taglio porterebbe dalle 100 attuale nelle tre leghe professionistiche a 80, intervenendo però solo sulla C. La terza divisione è la vittima sacrificale designata, cancellata anche come entità politica: addio alla Lega Pro, che a quel punto verrebbe accorpata alla B. Più potere quindi alla Serie A, che continuerà a pesare per il 12% ma con un 6% attribuito alla femminile e quindi in tutto al 18, mentre alla B il 12, ai Dilettanti il 30, a calciatori e allenatori il 19 e il 9, arbitri al 2%.

Nessuna menzione invece di una Serie A a 18 squadre, idea che ha il favore delle big ma divide per il resto. Su cui il presidente Gravina si era pronunciato ieri: «Dobbiamo concentrarci sulle esigenze del calcio. Centrale non è la riforma dei campionati ma una riforma che ci faccia star bene insieme. Il calcio deve trovare sostenibilità, darsi regole. Quando si lanciano questi proclami, bisogna stare attenti. La Premier League ha 21 azioni, 20 dei club e la 21/a spetta alla federazione. Quindi non glielo auguro alla Serie A tale situazione, non ci sono i presupposti per un’attività del genere. Dobbiamo concentrarci su attività che facciano bene al calcio. Questa proposta è distrazione di massa»

Modificate anche le retrocessioni, e nuova formula pure per la Coppa Italia, che sarà allargata a tutti i club professionistici, con buona pace di Lega Serie A che preferisce il torneo d’élite.

“La questione più urgente è la revisione dei requisiti economico-finanziari, in un campionato dove spesso si gioca coi conti truccati. La promessa è “criteri più stringenti” per l’iscrizione: bisogna vedere se la Figc avrà il coraggio di mantenerla, specie applicando subi- to le novità, con solo una stagione di transizione”.  Controlli COVISOC raddoppiati (da due a quattro ogni anno) e nei quali saranno inclusi anche i budget. E non soltanto l’indice di liquidità come parametro per il patrimonio netto, ora dovrà essere per forza positivo.

Ultimi, ma non ultimi, i giovani. Previsto l’aumento di giocatori cresciuti nel proprio vivaio, dai 4 attuali a 6.

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