È entrato al 64esimo e ha fatto capire a Sarri che la sua scelta di partenza si è rivelata un errore grave, da matita blu

Immobile, difficile credere che mister 204 gol sia diventato la riserva di Castellanos. A scriverlo è il Corriere dello Sport.
Un errore grave tenerlo in panchina
Una Lazio sbagliata. Triste come lo sguardo di Immobile, rimasto per un’ora in panchina con la tuta e la giacca a vento, mentre l’Atalanta trasformava ogni angolo del campo nel giardino di casa sua. Difficile credere che un centravanti da 204 gol sia diventato all’improvviso la riserva di Castellanos, arrivato in estate dal Girona, dove si era fatto conoscere per una notte da cinema e quattro reti al Real Madrid di Ancelotti. L’argentino ha una generosità infinita, si butta nel fuoco, ma appartiene a un’altra dimensione rispetto a Ciro, che è entrato dopo 64 minuti al posto del Taty e ha fatto capire a Sarri che la sua scelta di partenza si è rivelata un errore grave, da matita blu: il capitano si è procurato e ha segnato il rigore del 3-1, rappresenta ancora un patrimonio immenso, nonostante gli infortuni che lo hanno penalizzato nell’ultimo anno. Non esiste un altro come lui.
Lotito a novembre, su Immobile e non solo
Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha parlato a Sky Sport poco prima della sfida di Champions contro il Celtic. La Lazio sta vivendo un momento di difficoltà. La brutta sconfitta contro la Salernitana ha mandato su tutte le furie sia Lotito che lo staff tecnico. Sarri non riesce a spiegarsi l’involuzione della squadra che non riesce più a vincere.
Le parole di Lotito:
«L’atteggiamento sul campo. La squadra deve combattere e scendere in campo coesa con la voglia di vincere. Voglio una squadra cattiva e feroce agonisticamente».
Lotito ha parlato con Sarri? Quel è la posizione del club?
«La posizione della società è quella che crede nell’organico e nell’allenatore. Una volta che uno cade si deve rialzare, come viene detto nel Vangelo».
Tare manca a questa Lazio?
«Non ho allontanato Tare dalla Lazio, è stata una sua scelta personale. Tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Al di la di questo non si può imputare meriti o demeriti a una persona. Oggi abbiamo rinnovato la squadra, è una squadra che ha avuto bisogno di assestamenti facendo male con le squadre più abbordabili e bene con quelle meno. C’è qualcosa a livello caratteriale che ha determinato questa situazione».
Le scelte di Sarri un segnale per il futuro?
«Ho detto a Sarri che non deve guardare in faccia nessuno. E’ una sua scelta, è lui che deve assumersi la responsabilità. Io ho investito nella persona e cerco di sostenerlo. Dal punto di vista della società non è mai mancato il nostro sostegno».
Lotito a Sport Mediaset:
Come giustificare l’assenza di Immobile?
«Qui nessuno ha dettato l’esclusione di alcuno. La società ha puntato sull’allenatore che ha la totale autonomia tecnica e tattica. Se ha deciso per questa formazione è perché ritiene sia la più idonea per competere in questa partita».