Su Repubblica Napoli: “Chi è fuggito non può insabbiare i rimorsi, chi è rimasto non sopravvive ai suoi errori”.

Antonio Corbo su Repubblica Napoli commenta l’assurda situazione in cui il Napoli si è venuto a trovare e per cui adesso si ritrova ad affrontare il Barcellona in Champions con il terzo allenatore della stagione arrivato solo un giorno fa
La demolizione del Napoli
“È sceso il buio troppo presto sul Napoli. In notti come questa ci si chiede come han fatto De Laurentiis, Spalletti e Giuntoli ademolire una potenza emergente del calcio europeo, questo Napoli che lascia increduli gli oltre settanta inviati spagnoli presenti alla conferenza di ieri sera. Come può presentarsi in Champions così lacerata e con il terzo allenatore assunto il giorno prima la squadra campione d’Italia: possibile che gelosie ed egoismi, livori e rancori, leggerezze e vanità siano una miscela così devastante? Chi è fuggito non può insabbiare i rimorsi, chi è rimasto non sopravvive ai suoi errori. Si è aggrappato ad un uomo mite e laborioso del comune passato. Gli danno credibilità i vecchi compagni di avventura. “Era lui che faceva la parte più importante del lavoro di Sarri ed è stato per un periodo anche senza lavoro”, scrivono di Francesco Calzona gli amici. I testimoni di una storia segreta. Erano inseparabili Sarri e lui, dalle serie minori alla A, pazzo calcio che divide anche i fratelli. Calzona ha lavorato anche con Spalletti, e sempre molto bene. I ricordi hanno portato indietro nel tempo De Laurentiis. Spariti piloti, ha afferrato il capo officina. Uno che conosce il bolide dei bei tempi. E si spera lo rimetta subito in moto”.