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Folorunsho segna un gollasso alla Juve – VIDEO (mentre il Napoli annaspa tra Cajuste, Traoré e altri)

È di proprietà del Napoli e quest’anno ha reso nettamente di più rispetto a tutti quelli provati e che il Napoli sta ancora provando

Folorunsho segna un gollasso alla Juve – VIDEO (mentre il Napoli annaspa tra Cajuste, Traoré e altri)
Mg Verona 17/02/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: gol Michael Folorunho

Folorunsho segna un gollasso alla Juve (mentre il Napoli annaspa tra Cajuste, Traoré e altri).

Folorunsho, calciatore di proprietà del Napoli, uno di quelli citati da De Laurentiis per asserire che il Napoli la squadra B ce l’ha, ossia il Bari, ha segnato un gran gol alla Juventus. Di sinistro al volo, col corpo sbilanciato, pallone imparabile per Szczesny. Folorunsho avrebbe fatto un gran comodo al Napoli di quest’anno che a centrocampo annaspa tra Zielinski fuori lista in Champions, Cajuste dimenticato in panchina dopo prestazioni del tutto trascurabili, Traoré che ha debuttato oggi e in fin dei conti non ha giocato nemmeno male. Elmas venduto. Gaetano ceduto in prestito. Dendoncker più dimenticato di Cajuste. Folrunsho è invece un centrocampista certamente modesto ma di sostanza, che in questo Napoli avrebbe potuto fare serenamente il titolare e avrebbe migliorato il rendimento della squadra.

La Juventus ha poi pareggiato con Vlahovic su rigore.

Folorunsho nel confronto con Cajuste è apparso un gigante (Corsera)

La cronaca di Napoli-Verona del Corriere della Sera.

Le buone notizie sono tre per la squadra di Mazzarri: Kvaratskhelia — la perla che vale 3 punti è di rara fattura — riemerge dal torpore degli ultimi due mesi, trova spazi, completa i dribbling, va al tiro sempre; Lindstrom non è un oggetto misterioso, non sarà un esterno puro – De Laurentiis si rassegni – ma a pallone sa giocare. L’assist per Ngonge sull’1-1 è delizioso; l’ex Verona che entra quando tutto sta crollando, fa in modo di trovarsi in area per il tap-in che vale il pari. Il gol non è il suo, c’è il tocco di Dawidowidcz e la Lega lo attribuisce a lui, ma i suoi meriti restano. 

Il ritorno al 4-3-3, poi rivisitato nella ripresa, è coinciso con il ritorno al gol ma anche con una difesa più vulnerabile e un centrocampo in alcuni momenti poco equilibrato (Folorunsho nel confronto con Cajuste è apparso un gigante). Sono tre punti di sofferenza che sanno però ancora di speranza.

 

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