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De Laurentiis: «I club devono essere i procuratori dei calciatori, contratti anche di 8 anni»

«A un ragazzo di 17 o 18 anni devo essere libero di metterlo sotto contratto per sette-otto anni. Devono decidere i club non i procuratori»

De Laurentiis: «I club devono essere i procuratori dei calciatori, contratti anche di 8 anni»
Mg Napoli 04/06/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sampdoria / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

De Laurentiis: «I club devono essere i procuratori dei calciatori, contratti anche di 8 anni». È una delle proposte di legge che De Laurentiis ha presentato al Club Napoli Parlamento nell’incontro di ieri pomeriggio in Senato. I parlamentari pensavano al solito incontro scanzonato. Invece De Laurentiis lo ha inteso in termini lobbistici ed è andato lì con una serie di proposte di legge (tutti a favore delle società di calcio, ovviamente), accompagnato da Chiavelli e tre avvocati.

Un passaggio riportato dal Corriere dello Sport:

Il presidente del Napoli non parla di tecnica e tattica, di pallone puro, magari della partita con il Milan. Ma Zielinski strappa e sbuca tra le linee come in campo, diventando un tema: De Laurentiis parla delle divergenze di vedute sulle commissioni con il suo manager Bolek – tanto che Zielo è finito a zero all’Inter – e poi approfondisce l’argomento delle procure. «Le società devono poter essere i procuratori dei propri calciatori: se ingaggio un ragazzo di 17 o 18 anni, non posso fargli soltanto cinque anni di contratto, ma devo essere libero di metterlo sotto contratto per sette-otto anni. E se poi alla fine del periodo contrattuale vuole andare via, allora può andare. Devo decidere io, non i procuratori».

De Laurentiis e il partito del calcio

Prove tecniche del partito del calcio. Ieri, nella conferenza fiume a Castel Volturno, ne aveva accennato Aurelio De Laurentiis. Rispondendo a una domanda sulla stadio, aveva detto:

«Vedi (rivolgendosi al giornalista che gli aveva posto la domanda) il problema è che le leggi, come dice Lotito, si applicano per i nemici e si interpretano per gli amici. Poiché il calcio non è amico di nessuno perché dicono che siamo ricchi, spendaccioni, non ci hanno aiutato mai questi dello Stato, non si sa perché. Non capiscono che hanno 27 milioni di tifosi che possono essere 27 milioni di voti. Hai mai immaginato se qualcuno, Lotito che vuole fare la politica, fa il senatore, Galliani altro senatore, immagina se loro due lanciassero l’idea di fare un partito politico del calcio. Che forza avrebbe sto partito? Forse finalmente si farebbero le cose, forse. O forse finirebbe tutto in una gran risata, probabilmente».

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