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Calzona maestro di coerenza, lontano dalla presunzione di Garcia (Corbo)

Bastava forse affidarsi ad un omino colto e coerente, che sa tanto calcio, altro che l’anziano francesino

Calzona maestro di coerenza, lontano dalla presunzione di Garcia (Corbo)
Mp Reggio Emilia 28/02/2024 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Francesco Calzona

Calzona maestro di coerenza, lontano dalla presunzione di Garcia. Scrive così Antonio Corbo sull’edizione napoletana di Repubblica.

Un ruolo l’ha avuto anche Francesco Calzona. Dei tre allenatori in staffetta è quello che mostra la forza tranquilla della coerenza. La via maestra è quel 4-3-3 e la percorre dall’inizio senza un attimo di esitazione.
La certezza affligge i presuntuosi, e lo era Rudi Garcia, l’anziano francesino che si presenta davvero male, condannato a sbagliare, ma senza farsene accorgere dalla società che lo presenta come una statua di biscuit tra i capolavori di Capodimonte. Aveva in animo di rivoluzionare il modulo dello scudetto e nel delirio di potere anticipa che il capitano lo designa lui, non la meritocrazia che dava fascia a Di Lorenzo e al suo carisma. Predica per convincere a non passare la palla solo a Lobotka, perché nel suo vocabolario non c’è il “regista”.
Bastava forse affidarsi ad un omino colto e coerente, che sa tanto calcio, e schivo com’è dà le giuste linee guida che il Napoli in confusione aveva dimenticato.

La conferenza stampa di Calzona

Il tecnico del Napoli, Francesco Calzona, ha parlato in conferenza stampa dopo la grande vittoria riportata contro il Sassuolo

Il Napoli è tornato a giocare a calcio.

«A me piace giocare a calcio, giocando bene si raggiungono gli obiettivi, mi piace la squadra propositiva, questa squadra ce l’ha nell’anima. Sono felice per i ragazzi che mi hanno dato una grossa mano, si sono messi a disposizione, giorno dopo giorno abbiamo migliorato la qualità degli allenamenti. Non ho parlato più di tanto visto che hanno la testa piena di discorsi, hanno capito che è il momento di provare a fare una rincorsa. Oggi hanno dato una risposta , sono felicissimo, potevamo anche soccombere mentalmente dopo aver subito l’1-0 invece questo non è successo».

Rimonta in classifica.

«Io ci credo, finché la matematica non ci condanna non vedo perché non dobbiamo crederci. C’è questa possibilità. Osimhen aveva bisogno di riprendere i suoi ritmi, si è messo subito a disposizione, mi ha chiesto due volte di essere cambiato. Anche Kvara me lo ha chiesto, aveva delle difficoltà. Io non rinuncerò mai a loro, ai giocatori che fanno la differenza. Posso anche cambiarlo perché voglio mantenere l’intensità alta, ma due giocatori così sono molto importanti per me».

Stasera connessione con i tifosi che erano numerosi al Mapei Stadium.

«Alla riunione tecnica di oggi ho detto alla squadra che lo stadio sarebbe stato colorato d’azzurro. Siamo in debito con i tifosi, sono venuti a Sassuolo come se fossimo primi in classifica, ci stanno dando una grossa mano, i ragazzi hanno recepito, è stato bellissimo vedere in trasferta un pubblico così».

È tornato a giocare da squadra, che cosa ha fatto?

«Abbiamo lavorato sulle due fasi. Ho chiesto ordine, di non aver fretta, non essere scomposti. La fase difensiva non si può fare di fantasia, ma di organizzazione. Abbiamo lavoorato anche sulla fase offensiva ma lì avendo dei giocatori con qualità sopra la media voglio che ci mettano del loro, non voglio ingabbiare giocatori negli ultimi trenta metri, do loro delle nozioni per arrivare fin lì».

Le difficoltà del Sassuolo.

«Dopo aver segnato il 2-1 non è stato facile per il Sassuolo. Loro sono in difficoltà come lo siamo noi. Quando vai sotto con una squadra come la nostra, diventa tutto più difficile. L’abbiamo complicata noi la vita al Sassuolo».

Raspadori esterno destro?

«Quando entri in corsa, hai una rosa e devi scegliere una linea, puoi anche condizionare qualche giocatore che ha altre caratteristiche. Lui può fare molto bene l’esterno senza dubbio. Mi ha sorpreso perché col Barcellona gli ho chiesto: “Jack, dove ti trovi meglio?”, lui ha detto: “no mister, io mi trovo meglio dove lei ha bisogno”. Queste sono risposte da grande calciatore».

«Vorrei dire una cosa. Sono dispiaciuto per il linciaggio mediatico verso Juan Jesus. Juan Jesus è un ragazzo fantastico, si è messo a disposizione dal primo giorno. Abbiamo dimenticato facilmente che contro il Barcellona ha fatto una prestazione maiuscola. Nel gol che abbiamo subito a Cagliari ci sono cinque errori, non è colpa di Juan Jesus. Se non ci fossero stati errori prima che la palla arrivasse a lui, lui non avrebbe commesso quel piccolo errore. Juan Jesus ama Napoli».

 

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