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Barazzutti sfida il monopolio Binaghi e si candida alla presidenza della Federtennis

Scanagatta: “L’ex capitano di Davis (sostituito in malo modo da Volandri) ha ancora il dente avvelenato. Ma gode dell’appoggio di Malagò”

Barazzutti sfida il monopolio Binaghi e si candida alla presidenza della Federtennis
Mi Roma 25/04/2010 - Fed Cup / Pennetta-Kvitova / foto Marco Iorio/Image Sport nella foto: Corrado Barazzutti

La prima notizia è che alle prossime elezioni per la presidenza della Federtennis (e Padel) ci saranno due candidati, e non il solo Binaghi. La seconda è che il rivale del presidente monopolista è Corrado Barazzutti, ex trionfatore della Davis del 76, attuale coach di Lorenzo Musetti con Simone Tartarini, ex capitano delle squadre di Coppa Davis e di Fed Cup. Ha ufficializzato la mossa con una lettera inviata nei giorni scorsi a Binaghi e ai circoli.

Quella di Barazzutti – spiega Ubaldo Scanagatta – “non è una candidatura che nasce dall’oggi al domani. Nel microcosmo tennistico nazionale, infatti, vi è una sorta di (presunto) malcontento difficilmente risolvibile, almeno a breve termine. Soprattutto per ciò che concerne i cosiddetti circoli di periferia, da sempre desiderosi di maggiori attenzioni. È chiaro che background, carisma e personalità non mancano di certo al vecchio Corrado (che avrebbe già presentato le sue proposte riguardanti il discusso meccanismo delle armonizzazioni), anche se – mentre il suo CV da tennista ex n.7 del mondo, e da capitano di Davis per un ventennio non si discute – non ha certo un curriculum da grande manager. Oltre al dente un po’ avvelenato per dei vecchi contenziosi con la federazione relativi al suo precedente ruolo di coach destituito della nazionale e un rinnovo contrattuale non effettuato (è stato sostituito da Filippo Volandri apparentemente senza grandi comunicazioni di preavviso: lui ha denunciato di averlo appreso dai giornali…; e se fosse vero non sarebbe certo stato un comportamento ideale…). Barazzutti, in pratica cerca di coprire un ruolo da diverse elezioni rimasto scoperto, e cioè un candidato alternativo a Binaghi, che ha goduto a seguito di una modifica statutaria realizzata nel 2009 di una sorta di regime di monopolio”.

“Di sicuro – aggiunge Scanagatta – al Coni di Giovanni Malagò preferirebbero vedere in sella Corrado Barazzutti piuttosto che Angelo Binaghi”.

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