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Amanda Lear: «Il #MeToo? Possibile che non ci sia attrice che non è stata molestata?»

A La Stampa: «François Mitterand era convinto che fossi l’amante di Berlusconi, gli spiegai che era semplicemente il proprietario della rete»

Amanda Lear: «Il #MeToo? Possibile che non ci sia attrice che non è stata molestata?»
archivio Image / Spettacolo / Amanda Lear / foto Insidefoto/Image

La Stampa ha intervistato oggi Amanda Lear che a 85 anni è tornata a teatro a Parigi con L’argent de la vieille (I soldi della vecchia, in italiano). Un riadattamento del film “Lo scopone scientifico” di Luigi Comencini.

Cosa l’ha convinta a tornare? «La pièce è presa da un film mitico ed è stata scritta su misura per me dagli autori. Ma non è la solita commedia perché c’è anche una tematica sociale. Ad un certo punto, quando si parla di soldi, tutti i personaggi diventano dei mostri, litigano tra di loro, sono gelosi l’uno dell’altra e si odiano. Ma non nego che il teatro rappresenta una grandissima fatica».

Quindi niente più vita mondana? «Nel periodo in cui facevo la modella passavo le notti da Maxim’s a Parigi, mentre a New York mi capitava di incontrare Andy Warhol, Elizabeth Taylor o Onassis. Mi sono data una calmata quando ho cominciato a lavorare seriamente: non puoi continuare ad andare alle feste tutte le sere se poi devi salire su un palco, è troppo faticoso. E comunque oggi quel mondo lì non esiste più. Non possiamo chiamare jet set quello frequentato dalle varie Kardashian, perché sono troppo volgari, fanno schifo».

Le sue storie sentimentali

L’intervista passa in rassegna la sua carriera e la sua vita, soprattuto quella amorosa, sempre molto chiacchierata per  i tanti rapporti o presunti tali con uomini come David Bowie e Salvador Dalì.

«Quando l’ho conosciuto ero una studentessa di Belle Arti. Lui voleva che dimenticassi tutto quello che mi avevano insegnato. Mi diceva che Rembrandt era un orrore, Chagall faceva schifo e Cezanne non sapeva dipingere. A me però piacevano, per questo quando abbiamo smesso di frequentarci ho ritrovato quegli autori che amavo veramente. Ma Dalì era un genio, e non era facile contraddirlo».

Amanda Lear e il MeToo

Poi un suo commento sul #MeToo? «Ogni giorno ne esce fuori una che sostiene di essere stata stuprata. È mai possibile che non ce ne sia una che non abbia avuto problemi ? Il mondo del cinema è sempre stato così, ma si sta scoprendo solo ora. Non è una gran novità».

E lei ha mai avuto problemi del genere? «No. Ma ormai la gente è convinta che per lavorare sia necessario andare con il produttore o con il regista. Quando Silvio Berlusconi lanciò il canale La Cinq qui in Francia, fui ricevuta all’Eliseo dall’allora presidente François Mitterand, che mi voleva conoscere. Era convinto che fossi l’amante del Cavaliere perché era una voce che circolava all’epoca. Io gli spiegai che Berlusconi era semplicemente il proprietario della rete»

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