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Allegri: «Conte? Non so dove andrà ad allenare»

In conferenza: «In questo momento più parliamo e meno facciamo. Adesso bisogna avere più attenzione ai dettagli. Non servono strigliate»

Allegri: «Conte? Non so dove andrà ad allenare»
Mg Udine 20/08/2023 - campionato di calcio serie A / Udinese-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Il tecnico della Juventus, Massimilano Allegri, in conferenza stampa per presentare la sfida contro il Verona.

Le parole di Allegri

Su quale aspetto la Juve si è concentrata in settimana?

«Aver fatto un punto in tre partite, soprattutto un punto in due partite in casa, rappresenta un momento non bello. A Verona sarà una partita difficile, Baroni sta facendo un ottimo lavoro. Bisogna fare una bella partita, avere un atteggiamento migliore come attenzione dei dettagli»

Per Allegri, il ribaltone come sette anni fa è possibile?
«Continueremo così perché non sono tre risultati negativi che possono cambiare l’andamento della stagione, quell’anno lì avevamo quattro punti di vantaggio e c’era bisogno di cambiare. Con Udinese e Inter non sono state brutte prestazioni, vanno in linea con quelle delle altre partite. Abbiamo pagato dettagli che hanno fatto la differenza, bisogna avere maggiore attenzione nella cura dei particolari»

Contro il Verona ritorna la coppia Chiesa-Vlahovic?
«Devo valutare, Federico sta venendo da un periodo nell’ultimo mese e mezzo con allenamenti e non allenamenti. Sarà molto importante per il finale di stagione, domani avrò 4 attaccanti, aspettiamo Kean che sta lavorando e speriamo di riaverlo quanto prima. A prescindere da chi scende in campo o da chi subentrerà, l’importante è avere un atteggiamento diverso. Serve fare di più nei dettagli e nelle situazioni in cui va fatto gol».

La Juve senza trofeo da 1000 giorni. Quanto manca al prossimo trofeo secondo Allegri?
«Non è frustrante. Sono stato fortunato ad avere squadre importanti che mi hanno regalato questi trofei. Quando chiudi dei cicli e ne apri altri le cose cambiano a seconda del punto di vista, dai un valore o un altro. Vero che sono 3 anni che non vinciamo, c’è la Coppa Italia, non ci hanno fatto giocare la Champions non per demeriti della squadra ma per altre problematiche. La società, da quando sono tornato, ha chiesto determinate cose e le stiamo portando avanti con i nuovi dirigenti.

Al netto di ciò, la Juventus dal 2011 non è mai rimasta fuori dalla Champions parlando di risultati sportivi. Sembra roba da poco quando ristrutturi ma ci sono state anche squadre con 6-7 anni senza Champions e non è scontato. La Juve era abituata a vincere trofei, quando non vinci non è frustrante ma devi fare qualcosa in più per tornare a vincere e ci sono pure gli avversari. Ma si è sempre garantita la Champions, che è un buon obiettivo. Al momento non ci siamo ancora, mancano tanti punti, bisogna tornare a farne».

La Juventus del futuro con questi giovani:
«Va fatto un passo alla volta, finiamo al meglio quest’annata. Le prestazioni non sono state tanto diverse, abbiamo vinto delle partite all’ultimo minuto e ci sono momenti in cui le cose possono andare al contrario. La Juventus ha una squadra con giocatori molto giovani e ha dei dirigenti che rinforzeranno sicuramente la squadra anche perché probabilmente, anche se non c’è ancora la matematica, ci saranno più partite da giocare».

Allegri sulla fase difensiva. Poi un domanda sul suo futuro:
«Per quanto riguarda il mio futuro ho ancora un anno di contratto, stiamo lavorando bene quest’anno e cerchiamo di arrivare in fondo nelle migliori condizioni. Sulla difesa quando le cose vanno bene c’è un abbassamento dell’attenzione ma non è colpa di nessuno, il primo responsabile sono io che non ho fatto tenere alta l’attenzione».

Alla Juve manca qualcosa in fase di costruzione. Ha fatto una strigliata?
«Strigliate non ne servono in questi momenti, con l’Udinese abbiamo avuto occasioni per fare gol ma non ne abbiamo fatti. Noi che siamo dentro analizziamo la prestazione senza farci travolgere dagli eventi, nel dettaglio della palla inattiva abbiamo sbagliato e siamo stati puniti. Magari in un altro momento la palla sarebbe andata fuori».

Chiesa e Yildiz possibile coppia in attacco:
«Stiamo lavorando tutti i giorni, più giocatori di qualità riuscirò a mettere in campo e meglio è. Però poi c’è un equilibrio da mantenere, il calcio non è un’equazione matematica. Va valutato il momento, la condizione dei giocatori. L’importante però è avere giocatori come Federico. Come Yildiz e gli altri. Tutti insieme bisogna riprendere già da domani con una partita molto faticosa dove serve più attenzione».

La reazione che Allegri si aspetta:
«In questo momento più parliamo e meno facciamo. Ora c’è da fare, fare risultato domani è impegnativo. Abbiamo analizzato le ultime partite e ho detto loro che bisogna avere più attenzione nei dettagli. Dobbiamo metterci al pari degli altri, correre più degli altri e poi abbiamo le qualità per venire fuori».

Le condizioni di Djalo e Alcaraz:
«Alcaraz è un giocatore bravo che sta crescendo, lunedì non l’ho fatto entrare perché avevamo bisogno di altro. Tiago viene da infortunio, ha ripreso a lavorare bene con la squadra e magari avrà possibilità di mettersi a disposizione».

Ad Allegri piacerebbe sfidare Conte l’anno prossimo?
«Non so dove andrà ad allenare, è un grande allenatore che ha fatto ottime cose dove ha lavorato. Per noi la cosa più importante è arrivare in fondo alla stagione, centrare la Champions, poi abbiamo una bella semifinale con la Lazio. Abbiamo tre mesi davanti da vivere con grande passione ed entusiasmo».

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