Sassuolo, Dionisi: «Fisico e tecnica non bastano. È il momento di dimostrare la nostra forza mentale»
In conferenza: «Ci manca determinazione in fase di non possesso, dobbiamo migliorare questo aspetto»

Db Milano 20/02/2022 - campionato di calcio serie A / Inter-Sassuolo / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Alessio Dionisi
Sassuolo, Dionisi: «Fisico e tecnica non bastano. È il momento di dimostrare la nostra forza mentale»
Dionisi, allenatore del Sassuolo, deve far fronte alla situazione drammatica in cui versa la sua squadra, che in classifica è a soli due punti dalla zona retrocessione. Il Sassuolo quest’anno ha collezionato ben dieci sconfitte a fronte delle quattro vittorie e dei quattro pareggi.
Oggi Dionisi ha parlato in conferenza alla vigilia della sfida con la Fiorentina e tra i tanti argomenti affrontati, si è parlato soprattutto di quanto possa essere difficile dal punto di vistamentale affronta questa situazione.
Qual è l’umore nello spogliatoio?
«L’umore di una squadra che si allena per vincere ma non riesce da alcune partite a farlo. Siamo arrabbiati ma non dobbiamo essere abbattuti. Le qualità tecniche e fisiche non bastano in uno sport come il calcio, servono quelle mentali. Questo momento è bello perché dimostriamo quanta mentalità abbiamo»
Nel calcio si dice che bisogna essere più cinici: come si allena tutto questo?
«Lo si pretende in allenamento, poi in allenamento non riproduci tutto quello che succederà nella partita che giocherai: come fai a riprodurre quello che fa Theo Hernandez e Leao? Ce li ha solo il Milan? Le giocate di Pulisic e Bennacer? Lo abbiamo allenato ma non lo fanno tanti giocatori in Serie A. In questo momento manca più determinazione quando la palla ce l’hanno gli altri, noi non ce l’abbiamo tanto ma non può essere una scusante. Possiamo fare di più, fermo restando che dobbiamo andare a ricercare le nostre qualità, ma dobbiamo migliorare sotto alcuni aspetti, ti devi mettere più in discussione quando non ottieni i risultati che vorresti»
Nell’ambiente c’è un pochino di sconforto ma che Sassuolo bisogna attendersi domani?
«Un Sassuolo che proverà a vincere. La Fiorentina ha numeri importanti e quest’anno lo sta confermando, è per merito quarta in classifica, oggi parteciperebbe alla Champions e la dice lunga sull’avversario che affrontiamo. Noi abbiamo certe caratteristiche e per metterle in campo dovremo avere la presunzione-ambizione di metterle in campo. Ce la giocheremo a viso aperto, a me le chiacchiere non interessano, alleno le squadre, ora alleno il Sassuolo, porto avanti un’idea ma non mi sposta un risultato»
Il gruppo avverte il momento difficile, di tensione, la paura?
«Noi siamo un gruppo giovane. Avevamo 40 anni in meno dell’Atalanta, su 11 giocatori è tantissimo. L’incoscienza dei giovani è un vantaggio, l’inesperienza è uno svantaggio. Se continuiamo a parlare delle negatività non ne usciamo. Non faremo 21 punti in 7 partite, il nostro campionato, con qualche punto in più è questo, nella parte destra, solo se si parte con un tono, un giudizio, si fa fatica a rivederlo. Se andate a rivedere le mie conferenze stampa all’inizio sono simili a queste. Io mi taro su quello che ho a disposizione, certo se uno parte con il livello alto di aspettative, poi cala, cala, ma non è così. Siamo al di sotto di quanto fatto a numeri ma con i numeri non fai punti, con le chiacchiere neanche, dobbiamo crederci»
Il Sassuolo ha subito 20 gol nei secondi tempi: vi siete dati una spiegazione?
«È vero, me ne sono accorto anch’io. Negli ultimi 10 minuti si determinano tantissime partite, non solo in Italia ma anche all’estero. Per certi aspetti so il perché, per altri lo possiamo migliorare. L’organizzazione difensiva che sta all’allenamento, nella determinazione, ovvio che per certi aspetti noi, non posso nascondermi, abbiamo avuto decisamente tante assenze e quello non ha permesso di mantenere un baricentro alto fino alla fine e questo non ci ha permesso di ottenere qualche risultato in più attraverso qualche gol preso in meno ma stiamo recuperando giocatori, perché chi ha giocato con l’Atalanta ha fatto il suo, quindi sicuramente stiamo andando verso la direzione positiva che è il recupero di giocatori e quindi più possibilità di scelta»