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Napoli, la serata umiliante dopo un mercato autolesionistico. Di Lorenzo peggiore in campo (Corbo)

Il modo peggiore di andare a Roma e giocarsi la Champions. Come gli esami, anche gli errori non finiscono mai. 

Napoli, la serata umiliante dopo un mercato autolesionistico. Di Lorenzo peggiore in campo (Corbo)
Ci Napoli 19/12/2023 - Coppa Italia / Napoli-Frosinone / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo

Napoli, la serata umiliante dopo un mercato autolesionistico. Lo scrive Antonio Corbo sull’edizione napoletana di Repubblica nell’analisi di Napoli-Frosinone 0-4.

Uscito da un mercato autolesionistico, dopo una errata scelta del nuovo allenatore al posto di Spalletti che aveva vinto l’invincibile scudetto per 33 anni, dopo un gioco che aveva incantato l’Italia, ecco la serata umiliante.

Inchinarsi in una scombinata ripresa ad un Frosinone che ha ricordato solo vecchie regole.

Quelle del calcio, Avanti con giudizio nei turnover. Una squadra che sembrava scelta per sorteggio aveva tenuto comunque. È poi crollata quando si è disunita per i cambi. Demme, più che dignitoso, ritirato in omaggio alla vecchia logica dei titolarissimi. Demme ha rischiato le lacrime. Sostituzione immeritata che gli chiudeva uno squarcio di meritato futuro.

Mazzarri deve riportare anche Di Lorenzo a destra, riconoscendo un errore, l’eccessiva leggerezza nello spostare un difensore affidabile finché si voglia, ma così dentro il suo ruolo di difensore destro. Di Lorenzo, peggiore in campo, si accorge di aver cambiato la partita, come inseguito da una oscura maledizione quando è punito da un rigore per un pestone in area a Soulé. Il modo peggiore di andare a Roma e giocarsi la Champions.

Come gli esami, anche gli errori non finiscono mai. 

EDO E LA SCOPERTA DI KVARATSKHELIA (GAZZETTA)

De Laurentiis pensava di fare tutto da solo, raccontava che Kvara l’aveva scoperto suo figlio Edo. Lo scrive la Gazzetta dello Sport con Maurizio Nicita.

In estate mentre Angelozzi inseguiva talenti, scegliendoli con l’avallo del tecnico, De Laurentiis pensava di far tutto da solo, senza manco direttore sportivo e raccontando la storia che Kvaratskhelia l’avesse scoperto suo figlio Edo. E poi i risultati sono questi. Eclatanti. Per una notte il protagonista è uno scugnizzo di Torre Annunziata, Giuseppe Caso. Imprendibile per la difesa azzurra.

LE PAROLE DI ADL

De Laurentiis è stato intervistato a Castel Volturno e ha deciso di rispondere alle domande riguardanti Cristiano Giuntoli e l’arrivo di Kvara al Napoli

«Giuntoli da sei mesi si era messo in branda, mi continuava a ripetere: mi mandi alla Juventus? E io gli dicevo: cos’è questa storia, improvvisamente sei diventato un sostenitore della Juve? Qui abbiamo sempre considerato la Juve nemica sportiva numero uno. È un altro film, questo! Un direttore sportivo deve avere la cultura dell’umiltà e del lavoro, e lui ce l’aveva».

Si è tornati così a parlare delle trattative di mercato che hanno visto lo stesso Giuntoli come protagonista.

Come ha spiegato il presidente, il georgiano non sarebbe stato il suo asso nella manica:

«Il colpo Kvara? Non è suo, è stata una segnalazione a mio figlio Edoardo che poi è arrivata a Giuntoli. Lui qui ha indovinato tanti giocatori e ne ha sbagliati altrettanti, così va nella vita: è un ottimo professionista che è andato alla Juve con mia grande sorpresa».

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