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Napoli, fine di una grande avventura per la presunzione di De Laurentiis (Damascelli)

Sul Giornale. Roma-Napoli persa dal gruppo dei napoletani in evidente crisi tecnica, psicologica e nervosa, due espulsi

Napoli, fine di una grande avventura per la presunzione di De Laurentiis (Damascelli)
Napoli's President Aurelio De Laurentiis is seen in the stands during the Italian Serie A football match Frosinone vs Napoli at the Benito Stirpe stadium in Frosinone, on August 19, 2023. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Napoli, fine di una grande avventura per la presunzione di De Laurentiis. Lo scrive Tony Damascelli sul Giornale a commento di Roma-Napoli 2-0.

Roma e Napoli hanno giocato una partita sporca, vinta dai romanisti e persa dal gruppo dei napoletani in evidente crisi tecnica, psicologica e nervosa, due espulsi, fine di una grande avventura stimolata dalla presunzione di De Laurentiis. Mourinho spera nell’aggancio Champions e nel rinnovo, difficile, del contratto ma la squadra è più pancia che cervello. 

Napoli, scudetto indimenticabile ma sta diventando indimenticabile anche questa stagione (Condò)

Napoli, scudetto indimenticabile ma sta diventando indimenticabile anche questa stagione. Lo scrive Paolo Condò nella sua analisi su Repubblica.

Roma-Napoli è stato un heavy metal duro e persino violento, un film di Sollima se avete visto Adagio. La Roma più propositiva di quelle senza Dybala, un Napoli imperdonabilmente ingenuo.

Quando Politano si è fatto buttar fuori, e la gara si è squilibrata, ogni pallone andava dato a Kvara per forzare il secondo giallo di uno dei tanti avversari ammoniti.

Beh, il georgiano non l’ha mai vista, e Mourinho ha avuto buon gioco nel farli sparire tutti con due giri di sostituzioni. La Roma risale, il Napoli sprofonda. Lo scudetto resta indimenticabile, ma sta diventando indimenticabile anche questa stagione.

DE LAURENTIIS NELLE PAGELLE NAPOLISTE

DE LAURENTIIS. In questa settimana, Ilaria, sono successe un po’ di cose: la vergogna col Frosinone; lo strappo di Elmas; il rinnovo double face di Osimhen proprio oggi. Ma è soprattutto l’intervista del duce Aurelio al Corriere dello Sport, qualche giorno fa, a rendermi sgomento. Quella frase su Garcia, “Avrei dovuto dire: ve l’ho presentato, però adesso se ne va”, grida vendetta al cospetto di tutti i tifosi azzurri. Che faccia di bronzo, per non dire altro. Delle due l’una: o Dela era consapevole sin dall’inizio dei danni che lui (il presidente) stava facendo oppure non vuole fare la figura di quello che non ci aveva capito nulla. Dall’intervista emerge non solo la presunzione arrogante del duce Aurelio ma anche il suo pressappochismo quasi cialtronesco. La squadra dello scudetto andava protetta e curata in ogni dettaglio, cercando di ricreare nuovi equilibri e nuovi entusiasmi. Invece, come ogni populista, ha preferito la ruspa e spianato tutto. E oggi ci sono solo macerie. L’unica luce sono i 130 milioni di Osimhen a giugno, l’occasione giusta per rifondare. Ma chi li sceglierà gli acquisti: il grigio Meluso, il figlio Edo, il genero o il capo-scouting Micheli assurto al ruolo di guru? Chi? Detto questo, buon Natale Ilaria, a te e a tutti i lettori del Napolista – 3

Di lui ho detto in parte nel giudizio su Mazzarri. Il presidente è totalmente fuori controllo. Come direbbe De Gregori: è impazzito oppure ha bevuto – 0

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