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Meret miglior sportivo friulano: «Vincere lo scudetto a Udine ha reso tutto più speciale»

Sul Messaggero Veneto: «Questo riconoscimento dimostra che sono stato protagonista di un’annata positiva. Da bambino sogni sempre di conquistare uno scudetto»

Meret miglior sportivo friulano:  «Vincere lo scudetto a Udine ha reso tutto più speciale»
Ci Napoli 29/12/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Monza / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Alex Meret

Alex Meret, portiere del Napoli, ha vinto il premio MV Sport del Messaggero Veneto come sportivo dell’anno. Il portiere è stato protagonista l’anno scorso della corsa scudetto del Napoli. Quest’anno sta faticando un po’ di più come tutta la squadra. Nell’ultima partita, però, Meret è stato l’uomo copertina. Ha infatti salvato il Napoli dalla sconfitta casalinga contro il Monza parando un rigore a Pessina.

Queste le sue parole dopo aver ritirato il premio a Udine:

«Per un friulano come me ricevere un premio dal giornale della mia terra è motivo di orgoglio e di enorme piacere. Noi friulani si sa siamo sempre molto legati alla nostra terra e io appena posso ci torno. Questo riconoscimento sta a dimostrare che sono stato protagonista di un’annata positiva. Quando sei bambino sogni ad occhi aperti di conquistare uno scudetto. Averlo fatto in un club che non lo vinceva da tanto tempo rende tutto ancora più speciale. Per me, poi vincerlo a Udine davanti a tutta la mia famiglia ha reso il tutto ancora più particolare».

Meret il reietto prende il Napoli e lo trascina fuori dal baratro (Corsport)

E così è finita – e forse definitivamente – quella favola che Napoli s’è goduta fino al 4 giugno, poi stracciata con un semestre infarcito d’errori che i fischi del “Maradona” amplificano nella malinconia d’una notte brulla, con quello 0-0 con il Monza che ingigantisce lo stupore. E così è finita, e sul serio, con piccoli squarci di calcio – una pallida rappresentazione – un pizzico di sfortuna e un “reietto”, perché quante ne ha sentite Meret!, che prende il Napoli e lo trascina fuori dal baratro: l’inferno, con le sue fiamme, lo stava inghiottendo, ma mentre le fiamme s’alimentavano e Pessina, a undici metri, aveva le sembianze del killer, il portiere ha tirato fuori il meglio di sé, ha ignorato l’infortunio muscolare, ha ipnotizzato l’amico con cui ha vinto un Europeo ed ha rimosso il terrore dal volto dei 50mila.

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