«Dopo l’anno che hanno fatto, le altre squadre hanno più attenzioni su di loro e poi se vanno in tre su Kvara, vuol dire che gli altri sono liberi»

In molti, durante la settimana post Napoli-Inter, si sono interrogati su Kvaratskhelia e su Osimhen. Dove sono finiti i bomber che l’anno scorso hanno ammazzato il campionato? La risposta la fornisce lo stesso Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, che in conferenza stampa ha fatto notare una cosa all’apparenza ovvia.
Come chiarisce Mazzarri, è normale che dopo il campionato vinto, tutte le avversarie avrebbero osservato con maggiore attenzione i protagonisti di quella squadra. E infatti sia il georgiano che il nigeriano spesso sono raddoppiati dagli avversari.
Le parole dell’allenatore del Napoli proprio su questo aspetto:
«Una squadra che vince lo scudetto poi vede i suoi attori principali vengono clamorosamente riconosciuti. Dopo l’anno che hanno fatto sono diventati campioni e le altre squadre hanno più attenzioni su di loro. Normale che sia così e io devo provare a metterli nella condizioni di non farli raddoppiare. Giusto che ogni tanto si sposti da quella fascia, bisogna trovare soluzioni per liberarlo da quelle marcature. E poi se vanno in tre su Kvara, vuol dire che gli altri sono liberi. Dobbiamo essere capaci di capire dove sono gli spazi».
La Gazzetta dello Sport su Kvaratskhelia e Osimhen
“L’intesa tra Osimhen e Kvaratskhelia è stata immediata, come se i due si conoscessero da sempre, eppure quell’armonia che ha ispirato uno storico tricolore adesso sembra un ricordo. L’anno scorso Kvara ha ispirato in sette occasioni i gol di Osimhen in campionato, durante questa stagione invece non si sono ancora trovati. Gli infortuni si sono messi di traverso, certo, ma anche in campo non restituiscono l’immagine di una coppia affiatata. Verrebbe da chiedersi cosa ne è stato di quel duo che ha scalato vertiginosamente la classifica del Pallone d’Oro 2023: l’esterno georgiano — votato anche Mvp del campionato — ha chiuso al 17° posto della graduatoria, il centravanti nigeriano era arrivato addirittura 8° dopo un’annata strepitosa da capocannoniere della Serie A con 26 reti. Ad oggi, l’unico dato più o meno confortante è che insieme sono arrivati a 10 centri complessivi, superando Chiesa e Vlahovic con cui ingaggeranno una sfida a distanza venerdì”.