Su quella fascia, il venticello calunnioso dello stadio s’avvertiva. Poi irruppe Luciano. Lo scorso anno, 8 assist: numeri da trequartista

Mario Rui, quando Napoli mugugnava: fu Spalletti a sdoganarlo chiamandolo professore. È quel che scrive il Corriere dello Sport con Antonio Giordano.
Su quella fascia, il venticello calunnioso dello stadio s’avvertiva: Mario Rui se ne è stato da solo, a lungo, a schivare le folate di diffidenza che arrivavano dall’alto, li sentiva i lamenti e li lasciava sfilare al suo fianco, poi un bel giorno è arrivato Spalletti ed ha preso il pregiudizio a due mani. «Se tentiamo di sistemare un uomo più strutturato in quel posto, poi perdiamo la qualità tecnica del professore. Perché Mario Rui è un professore». Come si sdogana un calciatore, avvolto in una nuvola di luoghi comuni, che sabato sera – e di nuovo – si sono dissolti: perché intanto la narrazione era cambiata, vero, e quella fettina di Napoli prevenuta aveva già avuto modo di ricredersi. Un anno fa, lo raccontano le statistiche che non mentono, 8 assist complessivi, che neanche un trequartista.
Ieri criticato senza motivo (come Meret oggi), adesso accolto come un eroe – IL NAPOLISTA
Il mondo è bello perché è vario. Arriva il giorno in cui Mario Rui dventa protagonista del cambio di marcia del Napoli. Va detto che non è la prima volta che avviene. Già in passato Mario Rui si era dimostrato essenziale per gli azzurri. Ma ha anche attraversato momenti che potremmo definire alla Meret: momenti in cui senza motivo era considerato il motivo di tutti gli errori della squadra. Di Mario Rui e della sua importanza spesso ci si accorge quando non c’è. Com’è successo in questo periodo.
Oggi al 59esimo è entrato e da un suo cross è nato il gol dell’1-0 di Osimhen. Quanti ne ha fatti partire di cross deliziosi da quel piedino sinistro. Troppo spesso i tifosi dimenticano, come se i calciatori fossero robot. Mario Rui stasera ha vissuto pure il boato con cui il Maradona lo ha accolto. È mancato. E si è visto. senza di lui la vittoria contro il Cagliari sarebbe stata più problematica.