L’intervista del Daily Mail: «Mi chiesero: “Chi allenerà la squadra?. “Non abbiamo l’allenatore?”. “Lo hai licenziato”. “L’ho licenziato? Merda!”»

In Inghilterra lo chiamano “The Manager Eater”, il Mangia Allenatori. All’anagrafe Massimo Cellino, attuale presidente del Brescia ed ex presidente del Leeds (2014-2017). Il Daily Mail presenta così l’intervista del presidente Cellino condotta all’interno di un ristorante:
“Il proprietario del ristorante indossa un maglione viola, un peccato capitale agli occhi di Cellino, il quale, come saprà chiunque abbia avuto rapporti con lui, diffida del colore, così come del numero 17. «Mi portano sfortuna». Cellino ha rifiutato di ingaggiare giocatori nati il 17 del mese. «Non voglio correre il rischio. È una malattia. Non sono normale. Mi scuso per questo».
L’intervista è piena di aneddoti esilaranti. Quando è arrivato al Leeds ha licenziato per sbaglio un allenatore.
«Il mio inglese era molto scarso. La mia pronuncia era terribile. Quando sono arrivato lì, c’era un maledetto divano viola nella suite di Elland Road. Era viola. Ho detto: “Cambia quel maledetto divano (couch in inglese, ndr), non lo voglio più vedere”. E invece hanno licenziato l’allenatore (coach in inglese, ndr)!».
Il mal capitato era Brian McDermott. Lui è andato via, il divano di velluto è rimasto lì dov’era. Il seguito è ancora più assurdo.
«Mi chiesero: “Chi allenerà la squadra domani?. Ho detto: “Perché? Non abbiamo un allenatore?”. “Lo hai licenziato”. “Ho licenziato l’allenatore? Merda!”».
E ancora:
«Allo stadio c’erano 2.000 persone che volevano uccidermi. Mi hanno nascosto nello stadio e poi mi hanno portato fuori con una macchina della polizia. Hanno detto: “È meglio se domani non vai alla partita”… Questa è la maledizione del colore viola!».
La sua fama lo precede ovunque vada. In 22 anni alla guida del Cagliari, Cellino ha avuto 36 allenatori. Ma è proprio a Cagliari che nasce il Mangia Allenatori:
«Stagione 1999-2000, ero a Cagliari e avevo una squadra che poteva arrivare tra le prime tre della Serie A. Ho preso un allenatore (Renzo Ulivieri) che era una bella persona. I tifosi gli urlavano contro in tutte le partite, ma mi piaceva molto. Perdevamo le partite e stavamo andando male. Avrei dovuto cambiare allenatore. Non l’ho fatto perché mi dispiaceva per lui. Poi siamo stati retrocessi. Da quel momento dissi: “Mai più. Devo badare alla squadra, non ai miei sentimenti personali”. A volte non ho nemmeno il coraggio di chiamarli io stesso e dire che sono licenziati perché mi vergogno».
L’intervista poi si concentra sul Leeds. Inizialmente Cellino dirigeva il club insieme a Radrizzani. Poi l’attuale proprietario della Sampdoria ha deciso di rilevare le quote di maggioranza del Leeds. Cellino critica Radrizzani per le modalità con cui ha comprato il Leeds e per i piani che aveva per il club.
“Cellino incolpa Radrizzani anche per la retrocessione del club dalla Premier League la scorsa stagione. «Penso che abbia cercato di fare bene, ma non era abbastanza bravo per dirigere il Leeds»“.
Sulla sua dirigenza, invece, dice:
«Quando ho comprato il Leeds, non riuscivo a dormire un’ora di notte perché perdevo 100.000 sterline al giorno. Ha perso 32 milioni di sterline in un anno. I costi erano troppi. Ma il primo anno ho chiuso con una perdita di 8 milioni di sterline. Nella seconda stagione ho pareggiato il bilancio. La terza stagione ho chiuso il bilancio in positivo. Ho avuto alcuni problemi quando ero a Leeds. Mi piace discutere con le persone. Ho avuto qualche problema con la Fa. Non gli piacevo molto. Ma mi sono divertito».
Il Daily Mail ricorda quando Cellino fece benedire lo spogliatoio con l’acqua santa:
È profondamente religioso e una volta ha convinto un prete locale a “benedire” il cerchio centrale di Elland Road e lo spogliatoio con l’acqua santa, nel tentativo di porre fine a otto mesi senza mai vincere una partita in casa. «Non appena il prete ha finito, dallo stadio sono volati via tanti corvi neri. Ho detto: “Questo non è uno scherzo, questo non è un film”».