Spalletti graditissimo ospite della filosofia Allegri: «vincere non importa come» (Zazzaroni)

Sul Corsport. Quando il materiale tecnico non è il massimo, ci si arrangia, si va poco per il sottile. La volgarità non è giocare male, è raccontare favole

spalletti Juventus

Db Torino 23/04/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri-Luciano Spalletti

Spalletti graditissimo ospite della filosofia Allegri: «vincere non importa come». Lo scrive Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport.

Faccio pace col mondo soltanto se ricordo le parole della vigilia quando abbiamo dato il benvenuto a casa Allegri (anche) a Luciano Spalletti. Ospite inatteso, ma graditissimo. «Vincere, non importa come», aveva detto. Spalletti, capite?

Luciano non è stato il solo a entrare nella casa del Grande Fratello juventino.

A casa Allegri si fa con quel che si ha: quando il materiale tecnico non è il massimo, ci si arrangia, si va poco per il sottile. Quindi, bravo Luciano, ora totalmente ct.

Peccato non sapere che “vincere non importa come” è l’inizio della storia del calcio. Da Viani, da Frossi, da Rocco è disceso altro verbo, finché non è apparso Manlio Scopigno a mescolare le carte e a preparare un futuro per Sacchi. E per Spalletti. Eppoi, volgare il calcio? Quando mai.

È volgare provare a vincere la partita dando tutto sé stessi senza badare troppo allo spettacolo? Perché, l’ultimo Europeo come l’abbiamo vinto? Mostrando il più bel gioco del Continente? Direi proprio di no.

La volgarità è altro, è raccontare le favole, è non considerare l’effettivo valore dei giocatori e giudicare a capocchia, è celebrare un’estetica che appartiene ai piedi e alla testa dei campioni, quelli realmente capaci di trasferire sul campo le idee dei loro allenatori. Oggi è volgare forse perché per gli esteti non è politicamente corretto portare a casa punti “sporchi”. E tutto finisce in fastidiosa Allegria.

LA CONFERENZA DI SPALLETTI DOPO LA VITTORIA SULLA NORD MACEDONIA

Il ct della Nazionale italiana, Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa al termine di Italia-Macedonia del Nord:

«Per quanto mi riguarda, il pezzo migliore è il secondo tempo, non il primo. La squadra nella ripresa mi è piuaciuta. Poi abbiamo abbassato il livello di guardia e questo non deve succedere, però poi non ci sono i presupposti per riaprirla sul 3-0. Poi però succede che battono quel calcio d’angolo su cui avevo chiesto attenzione… Volevo vincere la partita col fraseggio, col gioco, e abbiamo pagato dazio sulla fisicità in occasione del 3-1. Poi la casualità del secondo gol che ci conferma di pagare dazio appena abbassiamo un attimo la tensione»

Jorginho?

«Sta bene, ha fatto una gran partita. Ha vinto una partita delicata. Gli ho detto che tirerà anche il prossimo rigore, mi ha detto di sì»

Grande risposta dopo il 3-2, Spalletti ricorda la sua frase celebre al Napoli, “uomini forti per destini forti”

«Queste non sono le partite dove puoi fare esperienze sulla personalità perché queste partite rivelano il livello di personalità. Dopo il 3-2 mi aspettavo di soffrire e invece sono tornati a macinare metri, a ribaltare le azioni. Perché poi al di là dei gol che sono anche di bella fattura abbiamo costruito altre opportunità importanti»

Chi ti è piaciuto della Nord Macedonia?

«Io ho un debole per Elmas, per me è stato l’avversario più forte. Poi anche Bardhi ha dimostrato di essere di livello, ma il mio preferito è Elmas.

Chi andrà all’Europeo? Italia o Ucraina?

«Andrà all’Europeo chi avrà la meglio nell’ultima sfida»

El Shaarawy?

«Lo conosco da tempo e conosco le sue qualità di corsa. Ribalta bene l’azione, è attento. Mourinho con quel ruolo di quinto gli ha dato attenzione anche in fase difensiva: è un giocatore tecnico sia di destro sia di sinistro, è importante avere quelli che entrano a partita iniziata e in un momento non semplicissimo mostrando subito il proprio valore. Faccio i complimenti a El Shaarawy»

Spalletti sui fischi a Zaniolo?

«Bisogna essere disponibili ad accettare ciò che ti fanno. Zaniolo ha giocato una partita buonissima, è entrato e ha fatto 2-3 contrasti come deve fare. E’ entrato forte, da giocatore che voleva determinare e ha fatto gli strappi gli sono caratteristici. Siamo professionisti a tutto tondo, si deve trovare una soluzione a qualsiasi soluzione avversa si presenti»

«Purtroppo la storia recente dice che contro la Macedonia del Nord abbiamo avuto qualche difficoltà. Ma è questa la partita che si vuole fare, si vuole montare sopra gli avversari»

Su un eventuale turnover con l’Ucraina lunedì, Spaletti dichiara di aver «pensato a questa partita, poi domani vediamo come stanno. Avrei tolto un po’ di gara a Dimarco, ma poi mi è sembrato giusto fare così. Stasera la squadra ha disputato una buona gara e bisogna tener presente ciò che abbiamo negli occhi».

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