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Raspadori segna il gol che scaccia la grande paura. Ma quest’Italia non sa gestire

L’Italia si fa rimontare da 3-0 a 3-2, poi vince 5-2. Spalletti autolesionista sul rigore di Jorginho e i cambi. Lunedì serve un pari con l’Ucraina

Raspadori segna il gol che scaccia la grande paura. Ma quest’Italia non sa gestire
Db Roma 17/11/2023 - qualificazione Euro 2024 / Italia-Macedonia del Nord / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

Raspadori segna il gol che scaccia la grande paura: Italia-Nord Macedonia 5-2

E alla fine ci pensa Raspadori. È lui, Jack, a segnare il gol del 4-2, il gol del sollievo. Dopo che la grande paura era calata sull’Olimpico e sugli italiani che tifano Italia. Anche a Napoli qualcuno c’è, noi facciamo parte di questa minoranza. Finisce poi 5-2 con gol finale di El Shaarawy.

La Nazionale di Spalletti era riuscita a rendere temibile una partita che dopo 45 minuti era bella che finita. L’Italia vinceva 3-0, dopo aver sbagliato anche un rigore (ovviamente con lo specialista in errori Jorginho). Gol in apertura di Darmiani, poi il rigore sbagliato. trenta secondi dopo il primo gol di Chiesa che poi replica grazie a una deviazione. Tre a zero a fine primo tempo con Federico Chiesa protagonista.

Poi, però, la Nazionale si è addormentata. Ha subito due gol nella ripresa. E tra un gol e l’altro Spalletti ha pensato bene di mandare in campo Zaniolo per Chiesa (roba da teatro dell’assurdo di Ionesco), Cristante per Jorginho e Frattesi per Bonaventura. È stata una serata all’insegna dell’autolesionismo per il signor Luciano: prima dei cambi, si era distinto con la decisione di far tirare il rigore a Jorginho.

Sul 3-2 sono calati i fantasmi sull’Olimpico. A scacciarli ci ha pensato Raspadori novello Ghostbuster. Ha evitato un brutto quarto d’ora a Spalletti che ci aveva provato a complicarsi la vita con i cambi. Ora ci si gioca tutto lunedì sera a Leverkusen contro l’Ucraina. All’Italia basterà un pari per andare agli Europei. L’Italia vista stasera, purtroppo, conferma di non essere squadra in grado di gestire il risultato. D’altronde al ct non piace gestire ma nel calcio se non impari a gestire sei destinato a fare una brutta fine.

Da segnalare il cartello sugli spalti “Zaniolo ludopatico”. Applausi.

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