Pandev: «Mazzarri mi sembra cambiato, è più tranquillo. Il modulo un falso problema che risolverà»
Al CorSport: «È esigente, ha dentro il fuoco e ti fa lavorare. Dieci punti dall’Inter e otto dalla Juventus sono già tanti, ma farà divertire»

Bucarest (Romania) 13/06/2021 - Euro 2020 / Austria-Macedonia del Nord / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Goran Pandev
Goran Pandev conosce piuttosto bene Walter Mazzarri. Da ieri pomeriggio, il toscano è diventato il nuovo allenatore del Napoli per volere di De Laurentiis. Esonerato Garcia, spazio al ritorno romantico. L’ex attaccante macedone ricorda i successi al Napoli sotto la direzione proprio di Walter Mazzarri. L’intervista al Corriere dello Sport.
Com’è Mazzarri
«Diciamo esigente… Splendido rapporto con chiunque. Mi volle a tutti i costi. Gli sono grato per avermi fatto conoscere una città speciale, che a me e alla mia famiglia è rimasta dentro. Era carichissimo, sempre, motivazioni a palla, una voglia di lavorare che ti conquistava».
E adesso:
«L’ho sentito, anche recentemente, mi sembra leggermente cambiato, più tranquillo. Ma rimane un riferimento anche caratteriale, ha dentro il fuoco, ti fa star bene, ti fa lavorare. Ci conoscevamo già ma Napoli ha rafforzato il rapporto, che è rimasto».
Mazzari eredità il Napoli da Garcia:
«Spiace per Garcia, non è mai bello doversi esprimere mentre un allenatore è stato esonerato. Ma questo è il calcio. Il Napoli è uno squadrone, non so cosa non sia andato, a volte succede, ma è così pieno di giocatori di talento che, se per caso mi chiedesse qual è il mio preferito, io non saprei cosa risponderle».
Sullo scudetto:
«Dieci punti dall’Inter e otto dalla Juventus sono già tanti. E poi si parla di due eccellenze. Ma lui nei primi quattro ci entra, ne sono sicuro. E tra Coppa Italia e Champions farà divertire. Ha argomenti sufficienti e il modulo è un falso problema che saprà come risolvere. Comunque, l’uomo adatto per riportare il Napoli tra le grandi è lui».
E adesso cosa fa Goran Pandev:
«Sono impegnato in Macedonia con un club che abbiamo acquistato e sto gestendo. Non penso di allenare, non ho voglia, adesso devo solo godermi la famiglia alla quale non ho potuto dedicare il tempo che avrei voluto. E poi, boh, forse studierò da manager, sto cominciando con Branchini. Ma non ho le idee chiare».