L’inchiesta tra esperti: non è che si sta esagerando? “Il grande pubblico vuole grandi eventi, non c’è tempo di seguire tosse e sputi di ogni sport”

Stanno allevando la gallina dalle uova d’oro, ma rischiano di ucciderla, di farla scoppiare. L’immagine è del Guardian, e rappresenta un tema: i mega-eventi di sport. Lo sport si è ammalato di gigantismo. “Siamo entrati in un’era in cui i vari Mondiali sembrano l’equivalente di un film girato da quattro ore: brillante ma imperfetto, con troppe scene usa e getta prima dell’emozionante epilogo”, scrive Sean Ingle.
La Coppa del mondo di cricket maschile per esempio è durata 38 giorni e 45 partite, 10 giorni in più rispetto alla Coppa del mondo di calcio in Qatar. Il Mondiale di rugby ha avuto bisogno di un mese e 40 partite per ridurre 20 paesi a otto. “Eppure non abbiamo ancora visto nulla”.
La Coppa del mondo del 2026 tra Stati Uniti, Canada e Messico “sta diventando Super Size Me: da 32 squadre a 48 e da 64 partite a 104. Gli accademici hanno un termine generico per i tornei così grandi che milioni di persone in tutto il mondo gravitano verso di loro: mega sport-events.
“Pensa ai Mondiali. Pensa ai Giochi Olimpici. Pensa in grande, più grande, ancora più grande. Ma grande è sempre meglio?“, si chiede il Guardian.
Il Guardian ha parlato con più di una dozzina di esperti in leadership sportiva, radiodiffusione, marketing e mondo accademico. Si è chiesto perché, “in un momento in cui ci viene costantemente detto che la durata dell’attenzione degli spettatori si sta riducendo, stiamo assistendo a un’impennata di crescita nella durata degli eventi sportivi? E alcuni sport rischiano addirittura di uccidere la gallina dalle uova d’oro?”.
La risposta è ovvia: soldi, e la possibilità di guadagnarne sempre di più.
“Il Kpi (indicatore chiave di prestazione) numero uno per i responsabili dello sport è generare più denaro”, dice l’esperto di marketing sportivo Tim Crow, che ha iniziato la sua carriera con il Test and County Cricket Board, ora England and Wales Cricket. “E’ molto semplice. E più inventario offri alla televisione, migliore sarà il tuo accordo”.
Lo sport ha anche un enorme vantaggio, “il suo pubblico televisivo è notevolmente appiccicoso“. Negli Stati Uniti, ad esempio, 94 dei 100 migliori ascolti televisivi del 2022 riguardavano lo sport. Perché “lo sport offre una cosa rara: pietre miliari culturali ed esperienze comuni”.
Secondo Charles Beall, vicepresidente della strategia digitale del colosso globale Img: “Il potere dello sport in questa battaglia sempre crescente per l’attenzione non è secondo a nessuno. E lo sport live premium avrà sempre successo”.
E il grande pubblico vuole i grandi eventi, “non abbiamo il tempo di seguire la tosse e gli sputi di ogni sport”, per dirla con il Telegraph.
La mancanza di equilibrio competitivo è importante per i fan? Sorprendentemente no, secondo il dottor Robbie Butler, economista dell’University College di Cork: “C’è un considerevole corpus di letteratura che rileva che ai tifosi, in diversi sport, non interessa se le gare sono equilibrate”.