Italia, il tema infortuni pone quesiti inquietanti sui metodi di preparazione (Il Giornale)
Lo scrive Franco Ordine. La situazione dimostra come gli infortuni del calcio italiano riguardano una dimensione più estesa del singolo club

Italy's goalkeeper Alex Meret warms up prior to the UEFA Nations League football match for third place between Netherlands and Italy at the De Grolsch Veste Stadium in Enschede on June 18, 2023. (Photo by SIMON WOHLFAHRT / AFP)
Stasera l’Italia affronta la Macedonia del Nord, partita che vale una grande fetta di qualificazione al prossimo Europeo. Spalletti si gioca quasi tutto questa sera, contro il tabù dei macedoni che già altre volte ha relegato gli azzurri al ruolo di spettatori.
Questa sera mancheranno tanti “titolari”, diversi gli acciaccati da infortuni più o meno lievi. Gli ultimi in ordine di tempo sono Bastoni e Vicario. Il ct che l’anno scorso ha vinto lo scudetto con il Napoli però può contare su in Chiesa totalmente ristabilito e sul ritorno di Jorginho in mediana.
Tuttavia sul Giornale, Franco Ordine ripropone il tema degli infortuni interrogandosi sui metodi di preparazione dei calciatori italiani:
“Nel senso che gran parte degli azzurri iscritti nella prima lista dei convocati sono già tornati a casa per una serie di acciacchi vari: gli ultimi due, Bastoni e Vicario, sono stati già rimpiazzati in corsa da Mancini e Carnesecchi. Segno che il tema infortuni del calcio italiano riscuote una dimensione molto più estesa del singolo club e pone quesiti inquietanti sui metodi di preparazione e un approfondito dibattito sulla questione“.
Le parole di Spalletti sul tema
Luciano Spalletti ha parlato del tema infortuni durante la conferenza stampa di ieri sera, prima di Italia- Macedonia.
«Siamo abituati a queste situazioni. C’è anche una fatica psicologica che intossica muscoli. A me piace vedere partite, stare sul divano, ruzzolare la palla, sono in controtendenza, spero ce ne siano ancora di più. Giocando tutte queste partite si rischia un po’ di essere in automatico, dipende però dall’automatismo, dalla cadenza. Non è detto che giocano diverse partita ci si infortuni per forza. È sempre la testa che determina».
Fischio d’inizio questa sera alle 20:45 all’Olimpico.