De Laurentiis quando convoca i dirigenti del Napoli, convoca sé stesso (Damascelli)

Sul Giornale. Le soluzioni di emergenza non cambieranno la questione che ha un responsabile nella presunzione del capo

De Laurentiis napoli Supercoppa Ugolini

Ci Salerno 04/11/2023 - campionato di calcio serie A / Salernitana-Napoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

Quando De Laurentiis convoca i dirigenti del Napoli, convoca sé stesso. Questa verità – che andrebbe scolpita nel cielo – è scritta da Tony Damascelli sul Giornale. Ecco cosa scrive nel suo commento del lunedì:

La vicenda dei campioni d’Italia, battuti al Maradona addirittura dall’Empoli, è un copione ideale per un film interpretato dall’irresistibile coppia De Laurentiis-Garcia, uno solo degli attori, ovviamente, uscirà di scena. Il francese ha concluso la sua
breve avventura, non ha «rimesso la chiesa al centro del villaggio» ed è stato espulso dal parroco, al secolo il presidente che ha convocato i dirigenti, dunque se stesso, per la svolta. Il Napoli affronterà Atalanta, Real, Inter e Juventus, le soluzioni di emergenza non cambieranno la questione che ha un responsabile nella presunzione del capo, non soltanto nell’apatia dei dipendenti.

È impossibile dargli torto, tra i presunti dirigenti del Napoli uno è il genero di De Laurentiis (Sinicropi), un altro è il responsabile scouting (Micheli) promosso a un ruolo che non è ancora chiaro e il terzo è l’attuale direttore sportivo Meluso professionista stimato ma che – per usare un eufemismo – non sembra centralissimo nella stanza del comando del Calcio Napoli. Senza dimenticare il figlio Edoardo. L’altro, Luigi, guida il Bari. Mentre la figlia Valentina cura la sezione magliette.

LO SCONTRO NEGLI SPOGLIATOI (CORSERA)

De Laurentiis pesante negli spogliatoi verso giocatori e Garcia, reazione d’ira e sdegno (Corsera).

Scrive Monica Scozzafava:

Rudi Garcia ci ha messo del suo nella sconfitta con l’Empoli: ha sfidato tutti e tutto proponendo in avvio una squadra senza Kvara e Zielinski, salvo poi rivedere le scelte dopo 9 minuti della ripresa, risistemandosi come sempre. La frittata è già fatta e al netto di qualche giocata individuale (il solito Kvara) il Napoli continua ad esibire il marchio di fabbrica: squadra scombinata e lunga. Eppure durante l’intervallo la strigliata di De Laurentiis nello spogliatoio è stata pesante, verso i giocatori e verso l’allenatore, modi e toni di voce fermi e decisi. Reazione d’ira e di sdegno. 

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