L’arbitro-rapinatore con la cavigliera elettronica, fischia e poi torna ai domiciliari

La storia su Marca. Condannato a un anno e mezzo per rapina a mano armata, si sta riabilitando facendo l'arbitro e l'infermiere

arbitri udinese okoye Spagna Var real barcellona

Db Torino 19/01/2023 - Coppa Italia / Juventus-Monza / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: cartellino giallo

Fischia e ammonisce, ma non può lasciare la città. E la sera, dopo aver arbitrato, deve rientrare agli arresti domiciliari. In campo deve portare la cavigliera elettronica. Hai visto mai che provi a scappare dallo stadio. Si chiama Rhamon da Silva Bandeira, e la sua storia la racconta Marca. In Spagna è un bel periodo per gli arbitri… I media ne approfittano.

E’ stato privato della libertà per un anno e mezzo per aver commesso una rapina a mano armata, e ora sta cercando di reintegrarsi nella società facendo l’infermiere e l’arbitro di calcio. Quando scende in campo è costretto a farlo con una cavigliera elettronica di quelle utilizzate per monitorare gli spostamenti dei prigionieri in libertà vigilata.

“Nel novembre del 2021, a causa della dipendenza dalla droga, ho cercato quella che pensavo potesse essere una soluzione rapida ai miei problemi e sono sprofondato ancora di più”, dice l’arbitro a proposito del suo arresto per aggressione. A quasi due anni dal suo ingresso in carcere, riconosce di essere pienamente reintegrato: “Oggi sono libero, posso vivere in società e mi diverto a fare quello che mi piace di più: l’infermiere e l’arbitro”. Dice di voler fare carriera tra fischietti e di voler diventare un arbitro della Fifa.

Intanto gli è stato tolto il passaporto e non può lasciare la città. Quando deve arbitrare di notte, ha bisogno di un permesso speciale per ritardare il suo “coprifuoco”.

 

Anche in Italia un abito era stato sottoposto a provvedimento cautelare e braccialetto elettronico, si tratta di Antoni Martiniello che venne sottoposto a daspo dopo che al termine della partita di Seconda Categoria tra il Borgo Mogliano e il Montottone aveva colpito con una testata il portiere Matteo Ciccioli. Martiniello, 31 anni appena compiuti, era stato poi messo agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico dopo una denuncia per stalking da parte di una ex fidanzata. Secondo le prime ricostruzioni, i carabinieri si sarebbero presentati a casa sua per arrestarlo dopo l’uomo aveva violato la misura cautelare; barricatosi in casa – come riporta il Resto del Carlino (edizione di Macerata) e alcune cronache locali – avrebbe poi tentato la fuga dopo l’intervento dei vigili del fuoco, finendo travolto dal treno mentre provava a scappare sui binari. Non è comunque esclusa, al momento, l’ipotesi che possa essersi trattato di un gesto volontario.

 

Correlate